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d. verso un uomo a cavallo, che le sta dirimpetto, facendo lo stesso gesto; esso è
seguito da un secondo cavaliere. Sul carro, dietro la figura principale, si vede una
altra donna in piedi, rappresentata di faccia, che con la sin. si appoggia alla sedia,
figura tutta logorata. Lungo il margire superiore dell' urna corre 1' iscrizione:
Vana-velui- s- e!)ris • ovile. LXIIII1) (CIE. I n. 158; Gamurrini Appena, n. 914)
riferibile alla donna rappresentata sul coperchio.
CAP. XV.
MAGISTRATO FACENTE IL VIAGGIO AGL' INFERI IN
QUADRIGA.
Anche questo soggetto si trova soltanto su urne volterrane. Esso differisce
da quello esaminato nel capitolo precedente non solamente per il veicolo, ma pure
per la qualità di chi se ne serve : mentre là si trattrava dell' ultimo viaggio di persone
private, uomini o donne, qui è un magistrato, che s' avvia per il mondo al di là,
con la pompa inerente alla sua carica, cioè sul currus tirato da quattro cavalli,
di cui si servono i trionfatori, con lo seipio eburneus nella d., ovvero preceduto da
apparitores con i fasees e da suonatori di flauto, di corno e di cètera (tibieines, cor-
nieines, citharistae) ; in alcuni rilievi la sua dignità è indicata dalla sella, ciirulis.
Che non si tratti d' un trionfo in vita, come credevano gì' interpretatori d' una
volta, lo prova la presenza di demoni infernali in alcuni rilievi, e quella di servi
portanti attrezzi da viaggio in altri, che collegano questa serie con quella testé
esaminata. Destinate a ricevere le ceneri di persone altolocate, tutte le urne di questa
serie, meno due (2 b, 3 d), sono di alabastro e le cornici e gli zoccoli per lo più
riccamente decorati.
LXXXIV, I. Firenze, Museo archeologico n. 78 514 (già nella tomba Inghi-
rami di Volterra) ; 1. 0,81. Il rilievo è qua e là danneggiato, manca gran parte della
cornice. Nel currus, decorato di un grifone in basso rilievo, sta in piedi il defunto
"magistrato, in atteggiamento dignitoso, barbato e pienamente vestito di tunica
cinta all'etnisca ed himation; conia sin. tiene le redini (non indicatevi) e nella
Q- protesa regge il corto scettro {seipio), distintivo della sua dignità. Davanti ai
cavalli stanno due giovani in tunica e clamide con parazoni nelle mani, pronti ad
accompagnare il padrone. Accennano alla meta del viaggio alcuni demoni di
ambo i sessi: uno, maschio, munito di grandi ali alle spalle e di piccole alle tempie,
Segue il carro con un rotolo nella d. ; una Furia alata, al di là dei cavalli, stende la
( ) V interpunzione dopo la S è evidentemente un avanzo di una I, e dopo un altra, dimodoché il
per errore, e si deve leggere seOris (la forma numero degli anni è di 64 (LXIIII).
a V nella nostra tavola è scorretta) ; in fine ho notato
d. verso un uomo a cavallo, che le sta dirimpetto, facendo lo stesso gesto; esso è
seguito da un secondo cavaliere. Sul carro, dietro la figura principale, si vede una
altra donna in piedi, rappresentata di faccia, che con la sin. si appoggia alla sedia,
figura tutta logorata. Lungo il margire superiore dell' urna corre 1' iscrizione:
Vana-velui- s- e!)ris • ovile. LXIIII1) (CIE. I n. 158; Gamurrini Appena, n. 914)
riferibile alla donna rappresentata sul coperchio.
CAP. XV.
MAGISTRATO FACENTE IL VIAGGIO AGL' INFERI IN
QUADRIGA.
Anche questo soggetto si trova soltanto su urne volterrane. Esso differisce
da quello esaminato nel capitolo precedente non solamente per il veicolo, ma pure
per la qualità di chi se ne serve : mentre là si trattrava dell' ultimo viaggio di persone
private, uomini o donne, qui è un magistrato, che s' avvia per il mondo al di là,
con la pompa inerente alla sua carica, cioè sul currus tirato da quattro cavalli,
di cui si servono i trionfatori, con lo seipio eburneus nella d., ovvero preceduto da
apparitores con i fasees e da suonatori di flauto, di corno e di cètera (tibieines, cor-
nieines, citharistae) ; in alcuni rilievi la sua dignità è indicata dalla sella, ciirulis.
Che non si tratti d' un trionfo in vita, come credevano gì' interpretatori d' una
volta, lo prova la presenza di demoni infernali in alcuni rilievi, e quella di servi
portanti attrezzi da viaggio in altri, che collegano questa serie con quella testé
esaminata. Destinate a ricevere le ceneri di persone altolocate, tutte le urne di questa
serie, meno due (2 b, 3 d), sono di alabastro e le cornici e gli zoccoli per lo più
riccamente decorati.
LXXXIV, I. Firenze, Museo archeologico n. 78 514 (già nella tomba Inghi-
rami di Volterra) ; 1. 0,81. Il rilievo è qua e là danneggiato, manca gran parte della
cornice. Nel currus, decorato di un grifone in basso rilievo, sta in piedi il defunto
"magistrato, in atteggiamento dignitoso, barbato e pienamente vestito di tunica
cinta all'etnisca ed himation; conia sin. tiene le redini (non indicatevi) e nella
Q- protesa regge il corto scettro {seipio), distintivo della sua dignità. Davanti ai
cavalli stanno due giovani in tunica e clamide con parazoni nelle mani, pronti ad
accompagnare il padrone. Accennano alla meta del viaggio alcuni demoni di
ambo i sessi: uno, maschio, munito di grandi ali alle spalle e di piccole alle tempie,
Segue il carro con un rotolo nella d. ; una Furia alata, al di là dei cavalli, stende la
( ) V interpunzione dopo la S è evidentemente un avanzo di una I, e dopo un altra, dimodoché il
per errore, e si deve leggere seOris (la forma numero degli anni è di 64 (LXIIII).
a V nella nostra tavola è scorretta) ; in fine ho notato