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https://doi.org/10.11588/diglit.4979#0021
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Mi pare molto probabile quanto suggeriva il mio dotto amico semitologo che,
cioè, gli Etruschi abbiano conosciuto questo antico mito semitico nella loro primi-
tiva sede nell' Asia Minore. Forse questa supposizione è preferibile all' altra, affatto
congetturale da me proposta più sopra.
CAP. III.
MOSTRO CHE SORGE DA UN PUTEALE (IL MOSTRO OLTA
EVOCATO DAL RE PORSENNA?).
La rappresentanza ricorre sopra quattro urne volterrane e sopra due di Perugia,
con questa differenza, che in quelle il mostro ha forma di belva, in queste è un uomo
con parti animalesche.
Vili, I. Museo di Volterra n. 350; 1. 0,55; Inghirami M. E. I, 60; Gori, Mus.
Etr. Ili, ci. Ili t. io; cf. Uhden, Abhandl. d. Berlin. Ale. 1828 p. 238 ss. ; P. Ducati,
Rendiconti dell'acc. dei Lincei voi. XIX (1910) p. 164 (e). Dall'imboccatura
d' un puteale sorge un mostro con zampe di belva e con una testa, che ha più del
cavallo anziché del lupo o dell' orso. Al collo si vede una forte catena, di cui
1' una estremità è tenuta da un giovane tunicato a d., caduto inginocchioni nello
sforzo che fa per ritenere il mostro. Questo con le sue zampe davanti ha atterrato
un altro giovane, munito di spada e scudo, che si era posto a sin. del puteale per com-
batterlo e rivolge la testa verso un secondo guerriero (ora acefalo), che accorre in
aiuto del compagno, protendendo lo scudo e brandendo una scure contro 1' animale.
Segue un terzo guerriero imberbe, munito esso pure di scudo e parazonio. Dalla
altra parte, dietro il giovane inginocchiato, apparisce la figura principale, un uomo
barbato, cioè, vestito della tunica cinta all' etrusca e dello himation, che sta per
versare un liquido sopra la testa del mostro dalla patera eh' egli tiene nella d. alzata,
mentre nella sin. regge un corto parazonio sguainato. All' estremità d. del rilievo
si vede finalmente un quarto guerriero, che accorre verso il centro, armato di scudo
e parazonio.
Vili, 2. Museo di Volterra n. 351; 1. 0,65; P. Ducati 1. e. p. 166 (e). Replica
in più parti danneggiata; mancano le teste delle figure meno una. Il mostro decisa-
mente rassomiglia ad un lupo (la testa è danneggiata ed in questo stato di conser-
vazione ha una certa rassomiglianza, eh' io reputo casuale, con quella d'un grifo) ;
ha un collaretto, al quale è attaccato una forte fune, ossia catena a globoli, che viene
retta da un giovane caduto supino. Il suo compagno a sin. del puteale, minacciato
dalla zampa della belva, sta inginocchioni e nella d. brandisce una bipenne (dan-
Mi pare molto probabile quanto suggeriva il mio dotto amico semitologo che,
cioè, gli Etruschi abbiano conosciuto questo antico mito semitico nella loro primi-
tiva sede nell' Asia Minore. Forse questa supposizione è preferibile all' altra, affatto
congetturale da me proposta più sopra.
CAP. III.
MOSTRO CHE SORGE DA UN PUTEALE (IL MOSTRO OLTA
EVOCATO DAL RE PORSENNA?).
La rappresentanza ricorre sopra quattro urne volterrane e sopra due di Perugia,
con questa differenza, che in quelle il mostro ha forma di belva, in queste è un uomo
con parti animalesche.
Vili, I. Museo di Volterra n. 350; 1. 0,55; Inghirami M. E. I, 60; Gori, Mus.
Etr. Ili, ci. Ili t. io; cf. Uhden, Abhandl. d. Berlin. Ale. 1828 p. 238 ss. ; P. Ducati,
Rendiconti dell'acc. dei Lincei voi. XIX (1910) p. 164 (e). Dall'imboccatura
d' un puteale sorge un mostro con zampe di belva e con una testa, che ha più del
cavallo anziché del lupo o dell' orso. Al collo si vede una forte catena, di cui
1' una estremità è tenuta da un giovane tunicato a d., caduto inginocchioni nello
sforzo che fa per ritenere il mostro. Questo con le sue zampe davanti ha atterrato
un altro giovane, munito di spada e scudo, che si era posto a sin. del puteale per com-
batterlo e rivolge la testa verso un secondo guerriero (ora acefalo), che accorre in
aiuto del compagno, protendendo lo scudo e brandendo una scure contro 1' animale.
Segue un terzo guerriero imberbe, munito esso pure di scudo e parazonio. Dalla
altra parte, dietro il giovane inginocchiato, apparisce la figura principale, un uomo
barbato, cioè, vestito della tunica cinta all' etrusca e dello himation, che sta per
versare un liquido sopra la testa del mostro dalla patera eh' egli tiene nella d. alzata,
mentre nella sin. regge un corto parazonio sguainato. All' estremità d. del rilievo
si vede finalmente un quarto guerriero, che accorre verso il centro, armato di scudo
e parazonio.
Vili, 2. Museo di Volterra n. 351; 1. 0,65; P. Ducati 1. e. p. 166 (e). Replica
in più parti danneggiata; mancano le teste delle figure meno una. Il mostro decisa-
mente rassomiglia ad un lupo (la testa è danneggiata ed in questo stato di conser-
vazione ha una certa rassomiglianza, eh' io reputo casuale, con quella d'un grifo) ;
ha un collaretto, al quale è attaccato una forte fune, ossia catena a globoli, che viene
retta da un giovane caduto supino. Il suo compagno a sin. del puteale, minacciato
dalla zampa della belva, sta inginocchioni e nella d. brandisce una bipenne (dan-