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https://doi.org/10.11588/diglit.4979#0053
-( 48 )—
a, e che si riferisca ugualmente alla sorte della defunta. Essa vi sarebbe rappresentata
nelP intimità del re degF inferi, godendo quei privilegi che neh' altro mondo sono
riservati alle anime beate che in vita erano iniziate nei misteri bacchici (ai quali
fa allusione il narthex). A simili credenze alludono certamente le scene bacchiche
rappresentate di preferenza tanto sui vasi della Magna Grecia quanto su quelli
etruschi locali.
Rilievi chiusini:
XXXIX, I. Palermo, Museo n. 5974 (della Collezione Casuccini di Chiusi) ;
1. 0,43; terracotta lavorata allo stecco. Un guerriero imberbe, nudo, si vede atterrato
da una grifonessa alata e si difende con la spada; al braccio sin. ha una pelta che
tocca il suolo e dall' avambraccio pende un leggiero manto ; un secondo scudo ovale
o tondo giace sulla sua gamba d. ed un terzo più piccolo si vede in alto sopra la sua
testa; un compagno nudo all' infuori d' un panneggio che pende dalla vita ha
colpito la bestia alla coscia senza che essa se ne curi.
I a. Chiusi, urna trovata in una tomba a camera nel fondo vocabolo Fico
montano di proprietà del Sig. Pietro Casuccini, descritta dal eh. W. Helbig, Bull,
d. Inst. 1882 p. 135; 1. 0,42; terracotta. Replica quasi identica, salvo che manca,
a quel che pare, lo scudo ovvio all' angolo d. superiore.
XXXIX, 2. Firenze, Museo archeologico (sala XXI), proveniente dagli
scavi della Società Colombaria; 1. 0,41; pietra calcarea fetida; rilievo molto basso.
Il grifone, di proporzioni più piccole del solito, insegue un Amore che ha una pelta
amazzonia al braccio sin., e colla d. vibra un colpo di spada alla bestia rivolgendo
il capo. Il fondo del rilievo è dipinto a color rosso. Sul margine superiore evvi 1' iscri-
zione la cui fine è distrutta: aule : pri.. ..
I due rilievi seguenti differiscono dagli altri in ciò, che invece della bestia fan-
tastica oppure insieme con essa combatte un uomo che vi sta sopra a cavalcioni.
XL, I. Grosseto, Museo comunale (già a Chiusi presso il capitano Sozzi) ; 1. 0,58.
Un uomo imberbe, tunicato, sta ginocchioni tra due bestie feroci (pantere ?) di cui
ognuna gli pone una zampa sulla spalla, ed egli mette mano alla spada per difendersene.
Le bestie sono cavalcate da due giovani clamidati, di cui 1' uno (a sin.) vibra un
giavellotto contro 1' uomo di mezzo.
XL, 2. Bettolle, Villa Passerini ; 1. 0,34; pietra calcarea fetida. Un uomo ignudo
all' infuori d' un leggero manto con lembi svolazzanti al braccio sin., a cavalcioni sopra
una bestia che rassomiglia ad un grifo, passa di corsa sopra un altro che è caduto
bocconi e nella d. distrutta vibrava un' arma con la quale ha colpito 1' avversario
caduto; dappresso a questo si vede uno scudo ovale con nervatura alla foggia gallica.
I due rilievi seguenti, cui si aggiunge uno di Perugia, ci mostrano lo stesso
soggetto, ma senza il combattimento.
a, e che si riferisca ugualmente alla sorte della defunta. Essa vi sarebbe rappresentata
nelP intimità del re degF inferi, godendo quei privilegi che neh' altro mondo sono
riservati alle anime beate che in vita erano iniziate nei misteri bacchici (ai quali
fa allusione il narthex). A simili credenze alludono certamente le scene bacchiche
rappresentate di preferenza tanto sui vasi della Magna Grecia quanto su quelli
etruschi locali.
Rilievi chiusini:
XXXIX, I. Palermo, Museo n. 5974 (della Collezione Casuccini di Chiusi) ;
1. 0,43; terracotta lavorata allo stecco. Un guerriero imberbe, nudo, si vede atterrato
da una grifonessa alata e si difende con la spada; al braccio sin. ha una pelta che
tocca il suolo e dall' avambraccio pende un leggiero manto ; un secondo scudo ovale
o tondo giace sulla sua gamba d. ed un terzo più piccolo si vede in alto sopra la sua
testa; un compagno nudo all' infuori d' un panneggio che pende dalla vita ha
colpito la bestia alla coscia senza che essa se ne curi.
I a. Chiusi, urna trovata in una tomba a camera nel fondo vocabolo Fico
montano di proprietà del Sig. Pietro Casuccini, descritta dal eh. W. Helbig, Bull,
d. Inst. 1882 p. 135; 1. 0,42; terracotta. Replica quasi identica, salvo che manca,
a quel che pare, lo scudo ovvio all' angolo d. superiore.
XXXIX, 2. Firenze, Museo archeologico (sala XXI), proveniente dagli
scavi della Società Colombaria; 1. 0,41; pietra calcarea fetida; rilievo molto basso.
Il grifone, di proporzioni più piccole del solito, insegue un Amore che ha una pelta
amazzonia al braccio sin., e colla d. vibra un colpo di spada alla bestia rivolgendo
il capo. Il fondo del rilievo è dipinto a color rosso. Sul margine superiore evvi 1' iscri-
zione la cui fine è distrutta: aule : pri.. ..
I due rilievi seguenti differiscono dagli altri in ciò, che invece della bestia fan-
tastica oppure insieme con essa combatte un uomo che vi sta sopra a cavalcioni.
XL, I. Grosseto, Museo comunale (già a Chiusi presso il capitano Sozzi) ; 1. 0,58.
Un uomo imberbe, tunicato, sta ginocchioni tra due bestie feroci (pantere ?) di cui
ognuna gli pone una zampa sulla spalla, ed egli mette mano alla spada per difendersene.
Le bestie sono cavalcate da due giovani clamidati, di cui 1' uno (a sin.) vibra un
giavellotto contro 1' uomo di mezzo.
XL, 2. Bettolle, Villa Passerini ; 1. 0,34; pietra calcarea fetida. Un uomo ignudo
all' infuori d' un leggero manto con lembi svolazzanti al braccio sin., a cavalcioni sopra
una bestia che rassomiglia ad un grifo, passa di corsa sopra un altro che è caduto
bocconi e nella d. distrutta vibrava un' arma con la quale ha colpito 1' avversario
caduto; dappresso a questo si vede uno scudo ovale con nervatura alla foggia gallica.
I due rilievi seguenti, cui si aggiunge uno di Perugia, ci mostrano lo stesso
soggetto, ma senza il combattimento.