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Körte, Gustav [Hrsg.]; Brunn, Heinrich von [Hrsg.]; Körte, Gustav [Hrsg.]
I rilievi delle urne etrusche (Band 3) — Berlin, 1916

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https://doi.org/10.11588/diglit.4979#0075

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-( 70 )—

CAP. X.
CONGEDO CON INDICAZIONE DEL VIAGGIO AGL'INFERI.

L' idea, che 1' uomo dopo la morte debba mettersi in viaggio per giungere
al regno degF inferi, dall' indole tanto cupa e superstiziosa quanto prosaica degli
Etruschi è stata sviluppata in un modo tutto loro proprio. Perciò non fa meraviglia
che 1' indicazione del viaggio si trovi unita, nei rilievi delle urne, alle rappresentanze
dell' ultimo commiato. Quest' indicazione si fa in due maniere, o con lapresenza d'un
servoche porta un s a e e o o fagotto contenente gli effetti da viaggio del defunto padrone,
o con 1' aggiunta d' un cavallo, sul quale il defunto deve fare il viaggio, condotto
talvolta da un servo con o senza il fagotto degli effetti. E 1' uno e 1' altro tipo erano
in uso quasi esclusivamente negli studi di scultura volterrani, come pure le rap-
presentanze del viaggio stesso provengono, se non tutte, almeno il maggior numero,
da Volterra.

Gli esemplari del primo tipo (servo con sacco) sono molto più rari di quelli
del secondo; ne conosco i seguenti:

LVIII, I. Museo di Volterra n. 77; 1. 0,48; tufo. Nel centro un uomo ed una
donna, che si stringono la mano; a sin. due uomini ammantati ed il servo tunicato,
che porta sulla spalla sin. il sacco con gli effetti da viaggio e nella d. abbassata tiene
un oggetto incerto.; a d. due donne. Sul coperchio uà donna; esso è di alabastro
e perciò la pertinenza all' urna, cui è sovrapposto attualmente, non pare accertata.

I a. Già nel Museo Estense del Cataio, ora a Vienna; Dùtschke, Ani. Hildw.
i. Oberit. V n. 416; 1. 0,39. Replica molto danneggiata. Senza dubbio il Cavedoni
ebbe ragione quando descrisse la prima figura a sin. come un servo, che porta in
ispalla la bisaccia, e 1' interpretò bene per un' allusione al viaggio agi' inferi (Indi-
cazione d. princ. mon. ant. del M. Museo Estense del Cataio 20, IV), opinione a
torto impugnata dal Dùtschke. Sul coperchio donna.

LVIII, 2. Firenze, villa già Casamorata (Ernesto Rossi); 1. 0,55; tufo;
Dùtschke, Ant. Bildw.i. Oberit. II, 465. Nella parte d. del rilievo un uomo in chitone
e manto, seduto sopra una sedia e con un bastone nella sin., stende la d. verso un
altro, ugualmente vestito, che sta in piedi e stende pure la d. ; fra loro un uomo
tunicato in piedi, che tiene una corta ascia in mano (littore ?), rivolto verso il secondo
nominato; presso il primo un uomo ammantato, che guarda verso sin. Dietro 1' uomo
seduto sta in piedi un altro (littore?), che veste chitone e clamide, regge nella sin.
un bastone (fasce?) e nella sin. un' ascia( ?). L' uomo ammantato in piedi (il de-
funto) è seguito da due servi in chitone (il primo un ragazzo più piccolo dell'altro) che
portano ciascuno un sacco sopra la spalla sin. Lavoro mediocre, alcuni dettagli incerti.
 
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