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tuario, ovvero castigati, da due demoni. Uno di questi, una Furia, della solita
apparenza, ma senz' ali (mancante ora della testa), nel bel mezzo del rilievo ha atterrato
un Gallo nudo, che nella d. tiene un' anfora rubata, e con la s. alzata cerca di svin-
colarsi dal piglio della Furia, che sta per bruciarlo con la fiamma della face. Un
Gallo nudo, in piedi, dalla chioma abbondante, dal cui braccio s. pende una pelle
vellosa, viene in aiuto del compagno e con indomito coraggio attacca il demone
infernale, protendendo lo scudo ovale gallico e maneggiando nella d. il parazonio
(ora distrutto). Segue a d. un terzo Gallo, con una pelle annodata al collo,' a
Fig. 22.
guisa di clamide, che si dà alla fuga con un thymiaterion rubato in ispalla, guar-
dando indietro verso il centro (le sue avambraccia ora sono distrutte; la mano d.
impugnava probabilmente una spada). A sin. della figura centrale evvi un gruppo
di tre figure. Accanto alla Furia si vede un altro demone rivolto in direzione op-
posta, verso s. Vestito esso pure di una corta tunica cinta all' etrusca e che lascia
scoperta la spalla sin., munito di alette alla testa, ma, come giustamente osserva
il Bienkowski, di sesso maschile (mentra la nostra incisione erroneamente gli
dà un petto di donna), esso attacca un quarto Gallo, posto all' estremità sin. del
rilievo, scaricando 1' arco, di cui si vedono degli avanzi sullo scudo onde si protegge
il Gallo (le avambraccia del demone ora sono distrutte). Quest' ultimo, come i due
precedenti, veste pure una pelle a guisa di clamide; la sua testa, il braccio e la gamba
tuario, ovvero castigati, da due demoni. Uno di questi, una Furia, della solita
apparenza, ma senz' ali (mancante ora della testa), nel bel mezzo del rilievo ha atterrato
un Gallo nudo, che nella d. tiene un' anfora rubata, e con la s. alzata cerca di svin-
colarsi dal piglio della Furia, che sta per bruciarlo con la fiamma della face. Un
Gallo nudo, in piedi, dalla chioma abbondante, dal cui braccio s. pende una pelle
vellosa, viene in aiuto del compagno e con indomito coraggio attacca il demone
infernale, protendendo lo scudo ovale gallico e maneggiando nella d. il parazonio
(ora distrutto). Segue a d. un terzo Gallo, con una pelle annodata al collo,' a
Fig. 22.
guisa di clamide, che si dà alla fuga con un thymiaterion rubato in ispalla, guar-
dando indietro verso il centro (le sue avambraccia ora sono distrutte; la mano d.
impugnava probabilmente una spada). A sin. della figura centrale evvi un gruppo
di tre figure. Accanto alla Furia si vede un altro demone rivolto in direzione op-
posta, verso s. Vestito esso pure di una corta tunica cinta all' etrusca e che lascia
scoperta la spalla sin., munito di alette alla testa, ma, come giustamente osserva
il Bienkowski, di sesso maschile (mentra la nostra incisione erroneamente gli
dà un petto di donna), esso attacca un quarto Gallo, posto all' estremità sin. del
rilievo, scaricando 1' arco, di cui si vedono degli avanzi sullo scudo onde si protegge
il Gallo (le avambraccia del demone ora sono distrutte). Quest' ultimo, come i due
precedenti, veste pure una pelle a guisa di clamide; la sua testa, il braccio e la gamba