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Buonpensiere, Emilio Claudio
Il Disegno Nei Suoi Principj Scientifici E Nella Sua Pratica Applicazione: Con 81 tavole incise e cromolitografate — Palermo, 1893 [ersch.] 1894

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https://doi.org/10.11588/diglit.23913#0073

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— 63 —

quello che riguarda 1' estetica delle forme e le
leggi di armonia, di disposizione e di variazione
dedotte dalle piante naturali.

L'insegnamento, geometrico scientifico, deve
essere occasionale; e agli insegnanti incombe il

dovere di correggersi, di piegarsi, di umaniz-
zarsi diciamolo pure, se voglion rendere 1' arti-
giano istruito della loro scienza, senza confon-
derlo, senza stancarlo, senza disanimarlo.

LEZIONE XIV.

Seguito delle disposizioni figurate.

Disposizioni Lineari.

Tav. XXXI. bis Fig. 179

62. Le disposizioni lineari differiscono dalle di-
sposizioni a serie, cioè dai filari marginali e dia-
metrali, in ciò, che i caratteri che li determina-
no, da indefiniti che sono, passano allo stato de-
finito. Infatti le disposizioni lineari contengono :

1. ° Una direttrice limitata: retta, arco, ricur-
va, ansa ecc.

2. ° Una linea periferica o di circoscrizione finita;

3. ° Un numero limitato di elementi;

4. " Una successione declinata.

Rimangono solamente le condizioni di simme-
tria e di conjugazione che non cambiano in ambo
le disposizioni.

La direttrice retta essendo limitata, ha due e-
stremità; un mezzo virtuale, o centro di figura
e delle suddivisioni simmetriche da ambo le parti
del mezzo; ovvero a considerare la direttrice in
un senso solo, la retta ha un cominciamento e
una estremità o fine.

Le suddivisioni dell'intervallo, sono graduate
in progressione per la declinazione dei motivi che
si sieguono. La retta in una sola direzione, com-
prende la parità collaterale; la direttrice quindi
diventa asse di simmetria.

La retta, nelle due direzioni opposte, comprende
la simmetria pari e inquartata; e gli assi, longi-
tudinale e trasversale, si tagliano al centro di
figura.

La linea periferica rettilinea o curvilinea, se-
condo il carattere della disposizione, è una figura

impari, pari o inquartata, diagonale o contraria.

L'ordine lineare orizzontale esige simmetria;
vale a dire un mezzo visibile e delle somiglianze
laterali.

Secondo il carattere della disposizione, che può
essere un ornamento ovvero un ordinamento mo-
numentale , quest' ordine lineare è capace della
simmetria marginale, o della simmetria inquar-
tata o diametrale ; in oltre le estremità vi sono
più o meno accentuate. Il diagramma ultimo di
quest'ordine è la retta limitata, di simmetria in-
quartata, ove bisogna considerare: un asse lon-
gitudinale, un asse trasversale, che passa per il
punto di mezzo, questo mezzo, e le estremità della
retta.

Nell'ordine verticale ossia di alto in basso, è
al basso che si rapporta la disposizione ove è
il punto fisso o di partenza. Vi ha una suc-
cessione regolare di alto in basso, senza che lo
spirito provi il bisogno di pensare al mezzo i-
deale della linea. L' ordine lineare verticale ha
dunque per diagramma ultimo una retta consi-
derata solamente secondo una direzione unica e
simmetrica di ciascun fianco della lunghezza.

Più generalmente e indipendentemente da ogni
localizzazione dello spazio, queste due specie di
ordini possono essere così denominate : 1.° l'or-
dine lineare simmetrico : 2° l'ordine lineare con-
tinuo, consèguito, o unilaterale.

La direttrice essendo un arco, vale a dire una
 
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