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Buonpensiere, Emilio Claudio
Il Disegno Nei Suoi Principj Scientifici E Nella Sua Pratica Applicazione: Con 81 tavole incise e cromolitografate — Palermo, 1893 [ersch.] 1894

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https://doi.org/10.11588/diglit.23913#0082

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— 72 —

e dalla destinazione; le altre più speciali, dipen-
dono principalmente dalle materie impiegate e
dai processi di esecuzione.

Qualità generali essenziali di una decorazione.

6. Le qualità che più principalmente si riferi-
scono alla convenienza del soggetto sono : la
semplicità, l'eleganza, la nobiltà.

7. Colla semplicità l'artista è condotto a riget-
tare tutto ciò che è fastoso, ridondante e affettato.

8. Coll'eleganza, l'artista depura il proprio sog-
getto in modo da fare una scelta particolare che
non abbia nulla di volgare o triviale.

9. La nobiltà è una varietà dell'eleganza, par-
ticolare ai soggetti dell'ordine più alto; quindi se
si tratta di decorare un oggetto di teletta, basta
F eleganza ; ma se si trattasse di decorare una
sala di tribunale, un oratorio, una cappella o una
chiesa, la nobiltà dello stile è una necessità as-
soluta.

10. Le qualità che maggiormente si connettono
colla invenzione sono la purezza della forma, la
varietà e l'abbondanza dei soggetti.

11. Nel cercare la purezza, l'artista è condotto
a dare a tutte le figure che inventa una forma
più perfetta; egli fa più puro il tratto e dà grazia
ai contorni.

12. Colla varietà, l'artista non si limita punto
a trovare alcuni motivi scelti, egli cerca di mol-
tiplicare i suoi concepimenti e giunge così al-
l' abbondanza, prodotto più diretto della facoltà
immaginativa la quale consiste appunto nel tro-

vare senza sforzo forme essenzialmente diverse
le une dalle altre.

13. Le qualità principali della disposizione so-
no: la chiarezza e la nitidezza

14. La chiarezza è quella qualità che ci fa ri-
levare senza sforzo il carattere proprio dell'or-
namentazione e che ci permette di cogliere ap-
pena veduti 1' ordine generale e le grandi linee
di distribuzione. La nitidezza è la qualità com-
plementare della chiarezza, che consiste nel dare
a tutti gli elementi decorativi forme studiate, col
pensiero di lasciar scorgere le disposizioni prin-
cipali e particolari dell'ornamentazione.

15. I mezzi più sicuri e più spediti, per otte-
nere la chiarezza e la nitidezza devonsi in par-
ticolar modo all'uso dei procedimenti geometrici
i quali costituiscono realmente il fondo principale
dell'ordine, come faremo vedere neh'esaminare
successivamente gli elementi principali costitu-
tivi di ogni soggetto decorativo.

16. Ma prima di fermarci ad esaminare spe-
cialmente la distribuzione degli ornamenti, dob-
biamo segnalare due utili qualità che ci saranno
di grand'uso per ottenere la nitidezza e la chia-
rezza, e sono; l'opposizione delle figure e la pon-
derazione delle parti.

17. Per l'opposizione si pongono le une vicino
alle altre figure di forme diversissime, di colore
o di tono diverso, talché 1' attenzione sia pron-
tamente svegliata dalle figure principali.

18. La ponderazione consiste nel distribuire
giudiziosamente le figure importanti per modo
che l'attenzione non si stanchi nè si produca sa-
zietà con malintese ed inutili ripetizioni.

LEZIONE XVII.

Classificazione e distribuzione degli elementi decorativi.

19. Ogni superficie destinata a ricevere una
decorazione qualunque chiamasi il campo o fondo
della decorazione.

20. Il campo è sempre più o meno ben limi-
tato da un contorno di forma qualunque, più

spesso di forma geometrica, che costituisce il
principio dello incorniciamento.

21. Se il contorno è formato da una bordura
o anche da un semplice filetto, si dice che il
campo è incorniciato, e allora la bordura o il fi-
 
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