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Lazzari, Antonio [Ill.]
Itinerario interno e delle isole della citta di Venezia: inciso e descritto in IV parti — Venezia: Dalla Tipografia di Alvisopoli, 1836

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https://doi.org/10.11588/diglit.67272#0086

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PAR TE TERZA

5o

DESCRIZIONE XIV
INTERNO DELLA CHIESA DI S. SALVATORE

Mentre fra i cento e cento Edificii che fanno tan-
to pregiata la nostra Città, alcuno attesta il valore
dei pairii ingegni, altro la grande opulenza e il potere
dei padri nostri, egli è pur vero che taluno rima-
ne glorioso monumento di loro esimia filantropia; a
merito e lode degli animi loro, i quali non igno-
ravano che benedette sono le pietre innalzate dalla
pietà e dalla religione. Quella nel 1200 suggerì a
Leone Periini (Vedi la Descrizione XXX), per ta-
cere di molti altri, di costruire su poca sabbia, ri-
fiuto dell’acque, un benefico ricovero alla indigen-
za afflitta da straniera pestilenza ; questa a Jacopo
Galli offerì la bella occasione di erigere Fan. 1663
con ingente somma la facciata della Chiesa di cui
questa pagina offre la breve descrizione. Il Sardi
ne fu l’architetto: è tutta di marmo d’Istria; le
statue sono del Falda ni-. •!’ interno opera di mol-
te mani, ma tutte di eccellenti artisti; poiché lo
Spavento diede il primo modello, Tullio Lombar-
do lo riformò , e il Sansar ino lo condusse a ter-
mine, eccetto le lanterne nel mezzo che si aperse-
ro dallo Se amozzi. La pianta di questo tempio è
singolare, diviso in tre crociere, composte di tre
archi amplissimi : e le modonature delle cornici, e
. . - .—..

gl’intagli, e gli ornati porgono un elegante insieme
di semplicità e varietà che appaga anche i più ri-
gorosi. Il Monumento (a destra) ai Conjugi Dolfin
si vuole di Giulio dal Moro. I busti sovrapposti
dei due personaggi si scolpirono da Girolamo Cam-
pagna ; dello stesso si reputa il secondo altare mae-
stoso colla statua di Maria Vergine e il Bambino.
Il ricco Monumento, che viene dopo, al doge Ve-
nier, è del Sansovino, colle due statue laterali, che
sebbene eseguite in età decrepita palesano il brio
d’una mente giovanile. E' dello stesso anche il ter-
zo altare, il quale va superbo della tavola di Ti-
ziano l’Annunciazione. E' questa una delle estreme
opere condotte dal nonagenario pittore. Chi crede-
va potersi in vecchiezza ciò che puossi in gioventù
non era mai contento del lavoro; e il pittore faceva
pure di accontentarlo. Ma al desiderio non più ri-
spondeva la mano: non parrà lavoro tuo, diceva-
no al grand’ uomo alcuni ; ed egli ci scrisse : Ti-
tianus fecit fecity e così gli ebbe ammutoliti. Nella
crociera il grande Mausoleo a Caterina Cornaro ,
regina di Cipro, e quello eh’ è di prospetto ai tre |
Cardinali Marco, Francesco ed Andrea, della stessa |
famiglia, vennero eretti da Bernardino Contino, lì
 
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