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PARTE TERZA
DESCRIZIONE XV
PONTE DI RIALTO
Canal Grande (Parte ii) dal Palazzo Manin fino alla Pescheria
Rimontando in barca, dopo visitata la chiesa di
s. Salvatore, percorrendo di nuovo il brevissimo trat-
to dritto il rivo di Cà Manin, si sbocca nel canai
grande al punto lasciato alla Descrizione XIII, a
cui sorge tosto di fronte maestoso fra le due Rive
(a sinistra) del Vino (a destra) del Carbon, il gran
Ponte di Rialto . Il Gallicciolli nelle sue Memorie
Venete, il Temanza nelle Vite degli Architetti e
Scultori, ed altri, scrissero con abbondanza di que-
sta stupenda opera, edificata l’anno i5pi dall’archi-
tetto Antonio da Ponte sotto il doge Pasquale Ci-
cogna. Ma ultimamente se ne parlò assai meglio
nella magnifica Edizione delle Fabbriche più cospi-
cue di Venezia fatta per cura degli illustri cav.
Leopoldo Cicognara, Antonio Selva, Antonio Diedo,
e Bart. Gamba, da noi già citati nella Prefazione,
in cui si corressero le misure date dagli altri con
errore. N’è certo ammirabile il meccanismo, come
pure mette stupore che mai non siasi avvallata nè
mossa di un pelo. Coloro che ne parlarono con
qualche disprezzo convien dire che più non badas-
sero ai migliori disegni che ne furono dati, ma che
si rigettarono dal Veneto governo perchè di trop-
po costosi in tempi critici. Noi adesso nel descri-
vere questa grande opera ci gioveremo delle stesse
parole del benemerito, e più volte da noi seguito,
ab. monsignor Mos chini (Vedi la sua Guida Voi. II.
Parte II. Venezia 1826. Tipog. Alvisopoli p. 642).
,5 La luce dell’arco di questo Ponte è di piedi v.
83, lunghezza sul dorso 66, la sua altezza, sopra il
pelo comune dell’acqua, di 21, e la sua grossezza
di 4. La sua larghezza è ripartita in cinque spazii,
cioè in tre strade e due ordini di botteghe. La via
più ampia è quella di mezzo (larga p. v. 20); le
due minori sui lati verso il Canale (p. v. 10 luna);
la larghezza delle botteghe, che sono 24, è di pie-
di 12, sei per parte si nell’ascesa, che nella disce-
sa. Nel mezzo del Ponte s’innalzano due archi che
congiungono le testate delle botteghe, con pilastri
alla dorica, sopraornato e frontoni che torreggiano
lor sopra. Un maestoso cornicione ricorre su di
ambedue i lati del ponte, e una nobile balaustrata
fa sponda a tutte e due le suindicate vie minori.
Sulle cosce dell’arco v’ha da un lato di mezzo-ri-
lievo Nostra Donna, e dall’altro l’Angelo e nel ser-
raglio la Colomba che accennano il mistero della
PARTE TERZA
DESCRIZIONE XV
PONTE DI RIALTO
Canal Grande (Parte ii) dal Palazzo Manin fino alla Pescheria
Rimontando in barca, dopo visitata la chiesa di
s. Salvatore, percorrendo di nuovo il brevissimo trat-
to dritto il rivo di Cà Manin, si sbocca nel canai
grande al punto lasciato alla Descrizione XIII, a
cui sorge tosto di fronte maestoso fra le due Rive
(a sinistra) del Vino (a destra) del Carbon, il gran
Ponte di Rialto . Il Gallicciolli nelle sue Memorie
Venete, il Temanza nelle Vite degli Architetti e
Scultori, ed altri, scrissero con abbondanza di que-
sta stupenda opera, edificata l’anno i5pi dall’archi-
tetto Antonio da Ponte sotto il doge Pasquale Ci-
cogna. Ma ultimamente se ne parlò assai meglio
nella magnifica Edizione delle Fabbriche più cospi-
cue di Venezia fatta per cura degli illustri cav.
Leopoldo Cicognara, Antonio Selva, Antonio Diedo,
e Bart. Gamba, da noi già citati nella Prefazione,
in cui si corressero le misure date dagli altri con
errore. N’è certo ammirabile il meccanismo, come
pure mette stupore che mai non siasi avvallata nè
mossa di un pelo. Coloro che ne parlarono con
qualche disprezzo convien dire che più non badas-
sero ai migliori disegni che ne furono dati, ma che
si rigettarono dal Veneto governo perchè di trop-
po costosi in tempi critici. Noi adesso nel descri-
vere questa grande opera ci gioveremo delle stesse
parole del benemerito, e più volte da noi seguito,
ab. monsignor Mos chini (Vedi la sua Guida Voi. II.
Parte II. Venezia 1826. Tipog. Alvisopoli p. 642).
,5 La luce dell’arco di questo Ponte è di piedi v.
83, lunghezza sul dorso 66, la sua altezza, sopra il
pelo comune dell’acqua, di 21, e la sua grossezza
di 4. La sua larghezza è ripartita in cinque spazii,
cioè in tre strade e due ordini di botteghe. La via
più ampia è quella di mezzo (larga p. v. 20); le
due minori sui lati verso il Canale (p. v. 10 luna);
la larghezza delle botteghe, che sono 24, è di pie-
di 12, sei per parte si nell’ascesa, che nella disce-
sa. Nel mezzo del Ponte s’innalzano due archi che
congiungono le testate delle botteghe, con pilastri
alla dorica, sopraornato e frontoni che torreggiano
lor sopra. Un maestoso cornicione ricorre su di
ambedue i lati del ponte, e una nobile balaustrata
fa sponda a tutte e due le suindicate vie minori.
Sulle cosce dell’arco v’ha da un lato di mezzo-ri-
lievo Nostra Donna, e dall’altro l’Angelo e nel ser-
raglio la Colomba che accennano il mistero della