Overview
Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Lazzari, Antonio [Ill.]
Itinerario interno e delle isole della citta di Venezia: inciso e descritto in IV parti — Venezia: Dalla Tipografia di Alvisopoli, 1836

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.67272#0089

DWork-Logo
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
parte terza

quadro (a destra) col martirio di s. Teodoro è del
Bonifacio-, Fallar maggiore, sostenuto da belle co-
lonne di verde antico, di Guglielmo Bergamasco ;
e di Tiziano la tavola colla Trasfigurazione di No-
stro Signore. Questa tavola si apre, e serve come
di coperta ad una pregiata scultura di vaghe figu-
re in rilievo d’oro e d’argento. E' divisa in quat-
tro ordini: nel superiore vi sono i quattro Evan-
gelisti; nell’inferiore non vi scorgi che degli or-
nati: nel mezzo v’ha l’effigie del donatore (che fu
un priore di nome Benedetto l’anno rapo) in gi-
nocchioni. Divisi in io nicchie sono gli altri due
ordini, in uno dei quali si mostra il Signore all’at-
to della Trasfigurazione, con ai lati i profeti Mosè
ed Elia; e sotto gli apostoli Pietro, Jacopo e Gio-
vanni: nell’altro vedesi Maria Vergine col Bambi-
no e due angeli ai lati : le altre nicchie chiudono
la figura di un Santo. Non parranno male spese ,
crediamo, queste parole a descrivere con qualche esat-
tezza un si pregevole lavoro il quale si vedrà volen-
tieri anche dopo la tavola, che ugualmente come que-
sta si apre, dell’aitar maggiore della Basilica di san
Marco. Il mosaico sopra il vicino altare col patriar-
ca Contarini è del prete Grisogono. Stupendo è
il quadro della Cena in Emaus di Gio: Bellino-,
quadro che per la sua bellezza meritò d’essere più
volte ricopiato e intagliato a bulino, come fecero il
Viviani e il Zuliani, e or ora litografalo dalla

Pascoli. La mezza luna col Padre Eterno, il Fi-j
gliuolo, M. V. ec. sopra l’altare è di Natalino da
Murano; e la mezza luna sopra questo quadro,
colla Resurrezione, si crede del Bonifacio. Segui-
tando il giro della Chiesa, nel primo altare, a de-
stra, A. Vittoria scolpi il s. Sebastiano e s. Rocco.
Il Battesimo di Nostro Signore nel battistero è dei
Renieri, e la pala con M. V. e Santi fu dipinta
con molla lode da J. Palma. La porla col basa-
mento dell’organo venne condotta da Jacopo Sanso-
vino. Le portelle furono dipinte da ambe le parti
da Francesco Vecellio, fratello di Tiziano. Le due
statue s. Girolamo e s. Lorenzo sono la prima del
Cattaneo, la seconda del Colonna-, di Tommaso
Lombardo il s. Girolamo; le due più grandi coi
ss. Girolamo e Lorenzo di Giulio dal Moro, nel
Monumento ai Dogi Priuli, che si eresse sul dise-'
gno del Franco. L’adiacente Monastero (ora Ca-
serma Militare) fu condotto da Santo e Tullio j
Lombardo, e l’interno Chiostro dal Sansovino. j
Uscendo di chiesa, la Confraternita di s. Teodoro (a j
sinistra) venne architettata dal Sardi-, eretta anche \
questa a spese del sopra detto Galli-, assegnando a
questi due pietosi oggetti novanta mille ducati.
 
Annotationen