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Lazzari, Antonio [Ill.]
Itinerario interno e delle isole della citta di Venezia: inciso e descritto in IV parti — Venezia: Dalla Tipografia di Alvisopoli, 1836

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https://doi.org/10.11588/diglit.67272#0137

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PARTE QUARTA

77

DESCRIZIC
CHIESA DELLA MADO
Dalla veneta Repubblica, in ringraziamento a Ma-
ria Vergine della pestilenza cessata, venne costrut-
ta l’anno i63o, sul disegno del' Longhena, questa
mirabile Chiesa, tutta lautamente coperta di marmi,
e ricca di oltre i3o Statue. Dicesi, tanta è la sua
mole, che per le fondamenta sole si piantasse oltre
a un milione e duecento mila travi. Se la facciata
a primo aspetto si mostra troppo affastellata di or-
namenti, là pianta n’è pregevolissima; la cupola
poi, e per leggerezza e per solidità, è tal opera che
mette stupore anche ai più veggenti. Il francese
sig. Raymond preferisce la nostra fabbrica a quel-
la degl’ Invalidi eh’ è a Parigi, come si legge nelle
Mémoires de l’Institut National des Sciences et
des Aris : eppur e l’opera parigina venne innalzata
qualche anno- dopo là nostra, cioè nel 1676.
Nel soffitto della cupola il Padre Eterno è di Gi-
rolamo Pellegrini. I quattro Dottori, nonché gli
Evangelisti , nelle pareti delle quattro cappelle agli
angoli, sono del Trio a. (a destra) I tre altari han-
no le migliori opere di Luca Giordano. I la Pre-
' sentazione. II 1’ Assunzione; III la Nascita di Ma-
ria Vergine: la statua di s Girolamo Miani, nel-
l’altare di mezzo, è di Gio : Maria Jdorlaiter. I due
)NE XXV
NNA DELLA SALUTE
quadri laterali con le due figure di Elia sono vaghi
dipinti del Lazzarini. Ricco e grandioso è il mag-
gior altare adornato di molte statue e sculture di
Giusto fe Curt. Il grande Candelabro, bellissimo in
bronzo, alto sei piedi, di Andrea d’Alessandro Bre-
sciano, e diviso in parecchi comparti i quali rap-
presentano alcuni fatti della vita della Madonna,
e profèti e angioletti e sibille e sfingi e altri fregi
di buon disegno e di diligente esecuzione : gli altri
sei minori sono dello stesso artefice. All’ altra parte
la discesa dellb Spirito Santo è di Tiziano, lavoro
degnissimo di tanto ingegno. Lo fece nell’an. aóA1»
settantèsimo quarto della sua età, ed è assai bene
inventato e composto. Del Liberi sono le due ta-
vole di M- V. Annunziata e di s. Antonio, quel
lavoro cesellato in argento, di Antonio Bonaccina,
rappresenta il voto fatto 1’ anno 1:687 dalla Repub-
blica. Coro: il soffitto è del Salviati con Elia, la
Manna e Daniele ; e gli otto minori comparti cogli
Evangelisti e i Dottori di Tiziano. La Sagrestia è
ricca di pregiatissime opere. Nel soffitto spiccano
tre dipinti dello stesso, cioè Caino che uccide Abe-
le, il sagrifizio di Abramo e il gigante Golia. Sopra
la porta, ». Marco fra quattro Santi è stimato il
 
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