PARTE PRIMA
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temere il confronto colle più ricche d’ Europa. Il
Mappamondo di F. Mauro Camaldolese basterebbe
solo ad ornamento della più cospicua pinacoteca,
che gli meritò, vivente, 1’ onore di una medaglia.
Uscendo da queste stanze si sale il secondo ramo
di scala e si rientra nelle Gallerie : asceso indi il
primo ramo della Scala d Oro si passa un Atrio che
introduce nella sala delle quattro porte sostenu-
te da ricche colonne e adorne di marmi orientali.
Sopra la prima pregiate sono le statue di Giulio dal
Moro. 2. di Francesco Castelli da Milli. 3 di Gi-
rolamo Campagna. 4. di Alessandro Vittoria. E qui
pure bellissimi Quadri tra cui (a sinistra) i. quel-
lo celebratissimo, che ci tornò da Parigi, del Cav.
Contarmi che mostra il Doge Marino Grimani in-
nanzi a Maria Vergine. 2. La Fede, cospicuo la-
voro di Tiziano. 3. Battaglia presso Verona del det-
to Contarmi. l\. Il Doge Cicogna che riceve Amba-
sciadori di Persia, di Carletto Caliari. 5. Arrivo di
Enrico III, stupenda opera di Andrea Vicentino. 6.
Il Doge che dà udienza, del suddetto Caliari. Il
comparto del soffitto è di Andrea Palladio: Sanso-
vino disegnò gli stucchi, e Vittoria e Bombarda gli
eseguirono. Gli affreschi sono di J. Tintoretto, di
cui sono pure nell’ANTicoLLEGio, d’inestimabil va-
lore, i quattro Quadri laterali di Mercurio colle
Grazie, Fucina di Vulcano, Pallade che scaccia Mar-
te, Arianna ritrovata da Bacco, (in faccia le finestre}
Ritorno di Giacobbe alla terra di Canaam , prege-
volissimo lavoro di Jacopo da Ponte. Ratto di Eu-
ropa , sublime opera di Paolo Veronese, reduce a
noi da Parigi. Il magnifico cammino è disegno del-
lo Scamozzi, scolpito da Tiziano Aspetti. Il soffit-
to con Venezia seduta sul trono, affresco di Pao-
lo Veronese, è fregiato di stucchi del Vittoria, del
Bombarda ed altri. Si passa indi nella sala del
collegio, rallegrata dall’inesauribile fantasia di Ja-
copo Tintoretto nei quattro Quadri che possiede. I
sottoposti Arazzi, pregevoli lavori del ió4o, mostra-
no le imprese di Giove. Il cammino con pilastri di
verde antico, ha delle statue di Girolamo Campagna.
Paolo Veronese dipinse, tra le finestre, il Quadro
che rappresenta Venezia, e tutto il soffitto; e nuo-
vamente Venezia seduta sul mondo colla Giustizia
e la Pace,
Sala del senato : di prospetto alla porla il qua-
dro, tra le finestre, con s. Lorenzo Giustiniani e-
letto a Patriarca, vigoroso lavoro, si reputa di M.
Vecellio. Il quadro con il Salvatore morto, varii
Santi, "e i Dogi Landò e Trevisano, non che le due
mirabili figure laterali a chiaro-scuro, si eseguirono
dal Tintoretto: I due sottoposti chiaro-scuri di Ci-
cerone che disputa e Demostene che riceve la co-
rona, da Domenico Tiepolo. I tre quadri rimpetto le
finestre sono di J. Palma; Il del Doge Loredano
innanzi M. V. di Jac. Tintoretto. Una delle migliori
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temere il confronto colle più ricche d’ Europa. Il
Mappamondo di F. Mauro Camaldolese basterebbe
solo ad ornamento della più cospicua pinacoteca,
che gli meritò, vivente, 1’ onore di una medaglia.
Uscendo da queste stanze si sale il secondo ramo
di scala e si rientra nelle Gallerie : asceso indi il
primo ramo della Scala d Oro si passa un Atrio che
introduce nella sala delle quattro porte sostenu-
te da ricche colonne e adorne di marmi orientali.
Sopra la prima pregiate sono le statue di Giulio dal
Moro. 2. di Francesco Castelli da Milli. 3 di Gi-
rolamo Campagna. 4. di Alessandro Vittoria. E qui
pure bellissimi Quadri tra cui (a sinistra) i. quel-
lo celebratissimo, che ci tornò da Parigi, del Cav.
Contarmi che mostra il Doge Marino Grimani in-
nanzi a Maria Vergine. 2. La Fede, cospicuo la-
voro di Tiziano. 3. Battaglia presso Verona del det-
to Contarmi. l\. Il Doge Cicogna che riceve Amba-
sciadori di Persia, di Carletto Caliari. 5. Arrivo di
Enrico III, stupenda opera di Andrea Vicentino. 6.
Il Doge che dà udienza, del suddetto Caliari. Il
comparto del soffitto è di Andrea Palladio: Sanso-
vino disegnò gli stucchi, e Vittoria e Bombarda gli
eseguirono. Gli affreschi sono di J. Tintoretto, di
cui sono pure nell’ANTicoLLEGio, d’inestimabil va-
lore, i quattro Quadri laterali di Mercurio colle
Grazie, Fucina di Vulcano, Pallade che scaccia Mar-
te, Arianna ritrovata da Bacco, (in faccia le finestre}
Ritorno di Giacobbe alla terra di Canaam , prege-
volissimo lavoro di Jacopo da Ponte. Ratto di Eu-
ropa , sublime opera di Paolo Veronese, reduce a
noi da Parigi. Il magnifico cammino è disegno del-
lo Scamozzi, scolpito da Tiziano Aspetti. Il soffit-
to con Venezia seduta sul trono, affresco di Pao-
lo Veronese, è fregiato di stucchi del Vittoria, del
Bombarda ed altri. Si passa indi nella sala del
collegio, rallegrata dall’inesauribile fantasia di Ja-
copo Tintoretto nei quattro Quadri che possiede. I
sottoposti Arazzi, pregevoli lavori del ió4o, mostra-
no le imprese di Giove. Il cammino con pilastri di
verde antico, ha delle statue di Girolamo Campagna.
Paolo Veronese dipinse, tra le finestre, il Quadro
che rappresenta Venezia, e tutto il soffitto; e nuo-
vamente Venezia seduta sul mondo colla Giustizia
e la Pace,
Sala del senato : di prospetto alla porla il qua-
dro, tra le finestre, con s. Lorenzo Giustiniani e-
letto a Patriarca, vigoroso lavoro, si reputa di M.
Vecellio. Il quadro con il Salvatore morto, varii
Santi, "e i Dogi Landò e Trevisano, non che le due
mirabili figure laterali a chiaro-scuro, si eseguirono
dal Tintoretto: I due sottoposti chiaro-scuri di Ci-
cerone che disputa e Demostene che riceve la co-
rona, da Domenico Tiepolo. I tre quadri rimpetto le
finestre sono di J. Palma; Il del Doge Loredano
innanzi M. V. di Jac. Tintoretto. Una delle migliori