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https://doi.org/10.11588/diglit.9562#0016
Singoiar cosa è che il Passeri non citi mai le Vite
del Bellori, che erano pure stampate lui vivente in Roma,
e fra le quali v'era quella di qualcuno de* medesimi Pro-
fesfori trattati da lui . Questo fìlenzio sembra troppo affet-
tato . Chi sa se ancora contro il Bellori come contro il
Bernini non aveva il Passeri qualche cosa sui cuore ? Dal
contesto de suoi serini mi pare di travedere che il nostro
Autore avelie le passioni asfai vive , e non perdonasfe fa-
cilmente . Ma non è poco quando gli scrittori si vendica-
no de' loro avversarj colla sola preterizione e col fìlenzio.
Al secolo nostro vi sono pur troppo molti che pensano
altrimenti anzi si direbbe , che i giuochi de' Gladiatori so«
no ormai pasTati dall'Anfiteatro alle Accademie per diver-
tire l'Europa •
11 Malvalla no, che io non credo fosTe noto al nostro
Autore , poiché non uscì che due o tre anni al più prima
della morte del Passeri già vecchio , malinconico , e soli-
tario , ed uscì in Bologna . E' naturale che dopo la stampa
se ne ritardasfe anche la publicazione per mandarne i pri-
mi esemplari a Versailles al Re di Francia a cui fu dedi-
cato . Al Malvasia però non fu ignota la persona del PasTeri ,
perchè lo nomina all'occasione dell'orazione funebre da lui
fatta tant'anni prima al Domenichino, benché ne storpj il
nome chiamandolo Giambattista Pasferino . Ma siasi come
si voglia certo è che il Biografo Bolognese in fatto di Pit-
tura avea più da imparare dal Passeri , che questi da lui'.
11 primo sovente annoja , e non sempre instruisce , il se-
condo non cessa di divertire , e d'ammaestrare dal princi-
pio fino alla fine. Queste poche cose non mi pareva giuslo
che tu ignorali! . Vivi felice .
LET-
del Bellori, che erano pure stampate lui vivente in Roma,
e fra le quali v'era quella di qualcuno de* medesimi Pro-
fesfori trattati da lui . Questo fìlenzio sembra troppo affet-
tato . Chi sa se ancora contro il Bellori come contro il
Bernini non aveva il Passeri qualche cosa sui cuore ? Dal
contesto de suoi serini mi pare di travedere che il nostro
Autore avelie le passioni asfai vive , e non perdonasfe fa-
cilmente . Ma non è poco quando gli scrittori si vendica-
no de' loro avversarj colla sola preterizione e col fìlenzio.
Al secolo nostro vi sono pur troppo molti che pensano
altrimenti anzi si direbbe , che i giuochi de' Gladiatori so«
no ormai pasTati dall'Anfiteatro alle Accademie per diver-
tire l'Europa •
11 Malvalla no, che io non credo fosTe noto al nostro
Autore , poiché non uscì che due o tre anni al più prima
della morte del Passeri già vecchio , malinconico , e soli-
tario , ed uscì in Bologna . E' naturale che dopo la stampa
se ne ritardasfe anche la publicazione per mandarne i pri-
mi esemplari a Versailles al Re di Francia a cui fu dedi-
cato . Al Malvasia però non fu ignota la persona del PasTeri ,
perchè lo nomina all'occasione dell'orazione funebre da lui
fatta tant'anni prima al Domenichino, benché ne storpj il
nome chiamandolo Giambattista Pasferino . Ma siasi come
si voglia certo è che il Biografo Bolognese in fatto di Pit-
tura avea più da imparare dal Passeri , che questi da lui'.
11 primo sovente annoja , e non sempre instruisce , il se-
condo non cessa di divertire , e d'ammaestrare dal princi-
pio fino alla fine. Queste poche cose non mi pareva giuslo
che tu ignorali! . Vivi felice .
LET-