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https://doi.org/10.11588/diglit.9562#0268
a4S GUIDO UBALDO ABBATINI»
dolore , e da spavento così grande, che andatosene a ca-
sa dubito lì pose nel Ietto fuori di tutti li scntimenti . In
guisa tale fu malmenato dalla malinconia , e dall' afflizzio-
ne di un caso così strano , e per lui così doloroso, che fu
assàlito da una gagliardi silm a febbre , e dando in una Ana-
nia inquieti silma , malignatosi il male in pochi giorni anch'
egli se ne morì. Tanta forza ebbe nell' animo suo quella.*
strana pasiione . Morì veramente con fentimenti di perfetto
cristiano , perche la sua pena ebbe origine da una compas-
sione cordiale della strana disgrazia succeduta a quella gio-
vane da lui conosciuta . Benché la sua malattia fotte breve,
ed ancorch* egli fotte uomo di qualche valore , se un ami-
co suo amorevole non lo accomodava di 2s seudi, l'avreb-
be pattata male in quella sua infermità. O si vadano a ven-
dere schiavi di un altr' uomo li mal consigliati ; ecco Io
siato nel quale si costituiseono .
Morì d' anni cinquantasei nel mese di Settembre I' an-
no 16^6 e non lasciò di eredità altro , che il nome d* uo-
mo onorato , e di buonissìmi coftumi . Fu di sresenza asfai
grata, di carissimo tratto , di costumi ingenui, faceto , ed
arguto ne5 detti, rispettoso , e cordiale cogli amici , e si-
nalmente adorno di parti così perfette, che pochi suoi pari
li sono praticati della sua condizione. Si diede per necessità
al lavoro del musaico col mezzo di Pietro da Cortona , e
lavorò nella cupola del Sagramento in S.Pietro. Ebbe gran
genio alla poesia, componendo con qualche spirito , e non
era del tutto ignorante di letteratura , ma in genere di
bontà era Angolare , ed io non finirei mai di dire le sue
qualità belle , e gentili . Modesto nel parlare , e benché
fotte piacevole nelle facezie si atteneva però dalla morda-
cità > e maldicenza , ed era rispettoso con tutti. Mostrò in
ogni tempo sentimenti di perfetto cristiano , e fu lontano
da ogni vizio ,
LUI'
dolore , e da spavento così grande, che andatosene a ca-
sa dubito lì pose nel Ietto fuori di tutti li scntimenti . In
guisa tale fu malmenato dalla malinconia , e dall' afflizzio-
ne di un caso così strano , e per lui così doloroso, che fu
assàlito da una gagliardi silm a febbre , e dando in una Ana-
nia inquieti silma , malignatosi il male in pochi giorni anch'
egli se ne morì. Tanta forza ebbe nell' animo suo quella.*
strana pasiione . Morì veramente con fentimenti di perfetto
cristiano , perche la sua pena ebbe origine da una compas-
sione cordiale della strana disgrazia succeduta a quella gio-
vane da lui conosciuta . Benché la sua malattia fotte breve,
ed ancorch* egli fotte uomo di qualche valore , se un ami-
co suo amorevole non lo accomodava di 2s seudi, l'avreb-
be pattata male in quella sua infermità. O si vadano a ven-
dere schiavi di un altr' uomo li mal consigliati ; ecco Io
siato nel quale si costituiseono .
Morì d' anni cinquantasei nel mese di Settembre I' an-
no 16^6 e non lasciò di eredità altro , che il nome d* uo-
mo onorato , e di buonissìmi coftumi . Fu di sresenza asfai
grata, di carissimo tratto , di costumi ingenui, faceto , ed
arguto ne5 detti, rispettoso , e cordiale cogli amici , e si-
nalmente adorno di parti così perfette, che pochi suoi pari
li sono praticati della sua condizione. Si diede per necessità
al lavoro del musaico col mezzo di Pietro da Cortona , e
lavorò nella cupola del Sagramento in S.Pietro. Ebbe gran
genio alla poesia, componendo con qualche spirito , e non
era del tutto ignorante di letteratura , ma in genere di
bontà era Angolare , ed io non finirei mai di dire le sue
qualità belle , e gentili . Modesto nel parlare , e benché
fotte piacevole nelle facezie si atteneva però dalla morda-
cità > e maldicenza , ed era rispettoso con tutti. Mostrò in
ogni tempo sentimenti di perfetto cristiano , e fu lontano
da ogni vizio ,
LUI'