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https://doi.org/10.11588/diglit.28130#0158
i26 DESCRITTIONE DELL’ISOLA DI SCIO
nOp&d’haiierlabeneosTeruata ; maperòle suemisure son differenti da quei-
le3 che n’habbiamo noi dagli huomins che u’hanno habitato : onde lasciando
l’antiche; miriporteròallemoderne. GiradicircuitoquestaIsolaCxxim.
miglia, &la sua lunghezza ua daMezogiorno aTramontana : in che errano gra
uementecoloro,cheladisegnano per Maestro eScirocco, come errano altri
Scìo in moderni,chelafannododicimigliamenodicirconferentia. E'diuisa in due
quàtepar parti; cioè Apanomereauoce Greca, che uoldirPartedi sopra: & Catomerea;
n è dmh cio è Partedi sotto. L’Apanomereaè fraTramontana & Ponente ; & l’altradi
sa- rimpetto è la C-atomerea. Quella è tutta quast rnontuosa,&pienad’alberi,con
alcune ualli ombrose,per le quali son molteterre, corrono molte acquc, son
luoghi coltiuati, &sonomolini,che macinano : &questa hacolline,piu tosto
chemontiouesonglialberi, cheproduconoilmastice,&doueè la città detta
Scio co’ 1 nome dell’Isola. Le castella d’Apanomcreasonparte in monte, &par
teinpiano: dellequali Valistbèinunapianurafruttifera. Euuiancho Perpa-
rea,Santa Hclcna,Menaletto, Vichio,Pitio,Cardamile, Santo Angelo,&
Santo Helia, che gia fu castello, con una uilla: e in quelle ruine tengono, che st
Sepoltu* ueggalasepolturad’Homero,principede’poetiantichissimo,per la cui patria
ra d'Ho* contesero anco gli Sciotti, come dirò poco appresto. Alla parte di Tramonta-
mero do- na è una fontana, detta FonteNao: nel qual luogo cominciano sopra’lmarea
salire alcuni monti altissimi. Ne molto lontano di qui è il porto; chiamato Car
Cardami damile: doueèpianura,perlaqualcorreunfiuine buonissimo. Seguita poi a
le porto. quella costicraun’altroporto, chiamatoPorto Delfino con unaTorre, &un’al
tro fiume, ch’è nominato Bellofano,o come altri scriue Bedofano. Non molto
lungi da questo porto è la città di Scio con un porto molto sicuroda qual gia es-
sendo statapiantatain cimad’un monte; fupoitrasportataallitodelmare per
maggior commoditàdeglihabitanti: &horaèapieidiquelmonte un mona-
§cio città srerj0 d.i Monaci, che st chiama la Coronata. Questa città da ogni parte ha cà-
pi fertilissimi, & abbondanti d’ogni frutto; & tutta Catomerea è fertileper gli
alberijC’ho detto,che producono la gomma detta mastice: i quali non st ueggo-
nosenonda questaparte:&sondettialberidiLentisco. Hauui anchofonta-
ne astai,&porti,&unfiumechecorre per la pianura : ilquale è generato dalle
molte fontane,ches’unisconoinsiemeprestoaun luogo,dettoSan Giorgio.
Da man destra è un castello detto Ricouera : & poi il Calamotti: oue è una cam
pagnafruttifera, Quindièil castel Pigrino,& poco lontano daesto è Santa
Anastasia, il castello d’Amista con unapianura, e’iporto stmilmente detto Ami
Malua- sta• Scriuono alcuni, che non Amista, ma Aruisia si chiami questo luogo, &
gia uino massimamenteun monte, che ui ha aspro, ma pieno di uiti, che producono ui-
da alcuni ni, ottimi di tutti gli altri,che da Virgilio son paragonati alNettare de gli Dei;
detto M &soggÌungonochea’tempinostriquestiuinida gli antichidetti Aruista, con
l’aggiunta d’una lettera siano chiamati Maruisia, che sono le Maluagie, portate
primadaScio,&horadallTsoladiCandia:&sifondano essisoprale parole di
Strabone, che ui pose ancho il promontorio Melena, e'1 monte Palmeo : e scri-
uono,che produce ancho uino rosto lodatilsimo. Plinio dice,che questa fu cit-
tàlibera,&anticamentechiamataEcalia. Frai montièilmonasterio di Nea-
mone, nel quale è una Chiesa piu bella di quel che si puo raccontare:& qui habi
tano piu di trenta Caloieri aseruire a Dio. Quiui è una cisterna fabricata con
mirabileartificio: & qui si ristorano tutti i pastaggieri senza prezzo. Vicino a
questo è la Coronata,Chiela consacrata alla Vergine Madre del Saluatore ; de-
UQtissimaatuttelegenth&prestòaunmiglioèSanNicolo,con una bella,se
nOp&d’haiierlabeneosTeruata ; maperòle suemisure son differenti da quei-
le3 che n’habbiamo noi dagli huomins che u’hanno habitato : onde lasciando
l’antiche; miriporteròallemoderne. GiradicircuitoquestaIsolaCxxim.
miglia, &la sua lunghezza ua daMezogiorno aTramontana : in che errano gra
uementecoloro,cheladisegnano per Maestro eScirocco, come errano altri
Scìo in moderni,chelafannododicimigliamenodicirconferentia. E'diuisa in due
quàtepar parti; cioè Apanomereauoce Greca, che uoldirPartedi sopra: & Catomerea;
n è dmh cio è Partedi sotto. L’Apanomereaè fraTramontana & Ponente ; & l’altradi
sa- rimpetto è la C-atomerea. Quella è tutta quast rnontuosa,&pienad’alberi,con
alcune ualli ombrose,per le quali son molteterre, corrono molte acquc, son
luoghi coltiuati, &sonomolini,che macinano : &questa hacolline,piu tosto
chemontiouesonglialberi, cheproduconoilmastice,&doueè la città detta
Scio co’ 1 nome dell’Isola. Le castella d’Apanomcreasonparte in monte, &par
teinpiano: dellequali Valistbèinunapianurafruttifera. Euuiancho Perpa-
rea,Santa Hclcna,Menaletto, Vichio,Pitio,Cardamile, Santo Angelo,&
Santo Helia, che gia fu castello, con una uilla: e in quelle ruine tengono, che st
Sepoltu* ueggalasepolturad’Homero,principede’poetiantichissimo,per la cui patria
ra d'Ho* contesero anco gli Sciotti, come dirò poco appresto. Alla parte di Tramonta-
mero do- na è una fontana, detta FonteNao: nel qual luogo cominciano sopra’lmarea
salire alcuni monti altissimi. Ne molto lontano di qui è il porto; chiamato Car
Cardami damile: doueèpianura,perlaqualcorreunfiuine buonissimo. Seguita poi a
le porto. quella costicraun’altroporto, chiamatoPorto Delfino con unaTorre, &un’al
tro fiume, ch’è nominato Bellofano,o come altri scriue Bedofano. Non molto
lungi da questo porto è la città di Scio con un porto molto sicuroda qual gia es-
sendo statapiantatain cimad’un monte; fupoitrasportataallitodelmare per
maggior commoditàdeglihabitanti: &horaèapieidiquelmonte un mona-
§cio città srerj0 d.i Monaci, che st chiama la Coronata. Questa città da ogni parte ha cà-
pi fertilissimi, & abbondanti d’ogni frutto; & tutta Catomerea è fertileper gli
alberijC’ho detto,che producono la gomma detta mastice: i quali non st ueggo-
nosenonda questaparte:&sondettialberidiLentisco. Hauui anchofonta-
ne astai,&porti,&unfiumechecorre per la pianura : ilquale è generato dalle
molte fontane,ches’unisconoinsiemeprestoaun luogo,dettoSan Giorgio.
Da man destra è un castello detto Ricouera : & poi il Calamotti: oue è una cam
pagnafruttifera, Quindièil castel Pigrino,& poco lontano daesto è Santa
Anastasia, il castello d’Amista con unapianura, e’iporto stmilmente detto Ami
Malua- sta• Scriuono alcuni, che non Amista, ma Aruisia si chiami questo luogo, &
gia uino massimamenteun monte, che ui ha aspro, ma pieno di uiti, che producono ui-
da alcuni ni, ottimi di tutti gli altri,che da Virgilio son paragonati alNettare de gli Dei;
detto M &soggÌungonochea’tempinostriquestiuinida gli antichidetti Aruista, con
l’aggiunta d’una lettera siano chiamati Maruisia, che sono le Maluagie, portate
primadaScio,&horadallTsoladiCandia:&sifondano essisoprale parole di
Strabone, che ui pose ancho il promontorio Melena, e'1 monte Palmeo : e scri-
uono,che produce ancho uino rosto lodatilsimo. Plinio dice,che questa fu cit-
tàlibera,&anticamentechiamataEcalia. Frai montièilmonasterio di Nea-
mone, nel quale è una Chiesa piu bella di quel che si puo raccontare:& qui habi
tano piu di trenta Caloieri aseruire a Dio. Quiui è una cisterna fabricata con
mirabileartificio: & qui si ristorano tutti i pastaggieri senza prezzo. Vicino a
questo è la Coronata,Chiela consacrata alla Vergine Madre del Saluatore ; de-
UQtissimaatuttelegenth&prestòaunmiglioèSanNicolo,con una bella,se