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Ramusio, Giovanni Baptista
Delle Navigationi Et Viaggi (Band 1): In Molti Lvoghi Corretta, Et Ampliata, Nella Qvale Si Contengono La Descrittione Dell'Africa, & del paese del Prete Ianni, con varij viaggi ... et la Nauigatione attorno il Mondo ... — Venedig, 1554

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https://doi.org/10.11588/diglit.9380#0141

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X> & t V A H R I € A
ti'dellelor capre» a tempi nostri la detta città fu ricetto di Raoman Benguihazzan rubelìo,
per infìno a tanto, ch'egli fu morto ♦fimi io l'anno novecento ventuno alloggiato in casa
del sacerdote della terra ♦ v •
Seggbeme monte nelU medesima ♦
< II monte di' Sègghcme,come che riguardi verso mezzogiorno, nondimeno è tenuto per
monte di' Tedle.qnesto incomincia dalla parte di'Ponente dal confino del monte di Tesa^
uon,2*l si estende verso Leuante inlino al monte di Magran,donde nasee il fiume di OmrhiM
i àbìhfiC verso mezzogiorno confina col monte di Dedes. gli habitatori di questi monti sol
nò della stirpe del popolo di Zanaga,huomini disposti,gagliardi,&£ valenti nella guerra . le'
loro armi sono partigianelle,8<lalcune spade torteÒCpugnali. vsano anchora sassi, iqualt
tragghono con gran deprezza St forza,guerreggiano di continouo col popolo diTedle't
di maniera, che i mercatanti di la non possono pattar per lo detto monte,senzasaluocondot
té:>ék graliissimo pagamento. habitano nel detto monte molto laidamente, diseosti molto
l'Uri dairaltro:di modo,ché rade volte si trouano tre o quattro caseinsieme. hanno molte ca
prè'ÒC molti muli piccioli come asini, iquali vanno pascolando per li bosehi del detto mon^
te.ma i leoni ne guastano ÒC mangiano vna gran parte, qtiesta gente non obbedisee a fìgno
re alcuno : perche il monte loro e tanto scabroso, ÒC malageuole, che li rende inespugnabilu
A miei di volle il Capitano,che acquistò Tedle,fare vna correria nel paese di costoro.essi ha
iiendo hatiuto notitia di cio,fatta vna bella copagnia di valentihuomini, chetamente s'im-
boscarono,doue era vna picciola vietta sopra vna ripa, per laquale deueano passar i nimicu
come adunque viddero i caualli ben ascefì la coita del mote, vseirono fuori dell'agguato da
ogni parte,tirandogli le partigianelle ÒC sassi grossi.la battaglia fu breue,percioche elso ca?
pitano non potendo so stenerlÌmpeto,ne andar auanti,o tornarsene a dietro, era necessita^
to in quella fìrertezza di vrtarfì Vitti con raltro:dimodo,che molti traboccauano co caualli
giù nclia rupe,8£ si fìaccauano il eollo.altri erano amazzati, in tanto, che non vi scampò vn
ìolo, che non fuilcro prefì o morti ♦ ÒC quelli, che furon prefì viui,Irebbero peggior condii
tione. percioche ivindtori gli menarono legati alle lor case,8£ le femine gli tagliarono in
molte parti per più disprezzo ♦ìmperoche gli huomini si sdegnano di amazzar i prigto^
ni, òC gli danno in mano alle femine .vero e, che doppo il fatto essi no ossarono praticar iri
Tedle, ma ne hanno poco dibisogno : percioche nel loro monte nasee abbondeuole copia
di orzo,&l euui gran numero di bestiami^&C i fonti sono assai pitiche le case. solo hanno dite
concio delle cole della mercatantia ♦
Mdgrdri monte*
Magran è vn monte alquanto più oltra del souradetto. guarda verso mezzogiorno al
paese di Farcia nel confìn del diserto.òd da Ponente incomincia quasi pure dal detto. verso
Leuante finifee ne piedi del monte di Dedes, ÒC sempre si troua la neue su la cima di questo
morite, gli habitatori hannomòltissìrhs bestiami,in tanto,'chenonfì posTono fermare in
luoco alcuno, perciò fanno le lo ro case di seorza di alberi, §C le fermano sopra certe per^
tiche non molto grosle.i tram' hanno forma di que cerchi, che si pongono nel coperchio
delle ceste, lequali vsano di portar le femine sopra li muli per viaggio in Italia * cofì pongo^
nocosloroquesielorcasesulascliienadémùli,&^nev^ le besh'eSd con la samiglia
hora a quello luogo, hora a quell'altro, ÒC doue trouano herba, iuipiantano le case,ò£ vi diV
inorano insino chelebesh'ela consumano ♦ egliè vero, che il verno fanno ferma habitatio/
ne in vn luogo, Sfanno certe baljèstalle coperte di fra(che:8£quiin'tengqno le dette be^
siie la notte . il vfano di far grandissimi fuochi,massimamente appreslb le stalle,per iscaldar
gli animali. &1 alle volte auiene, che si leua il vento, ÒC fa attaccarmi] il fuoco : di maniera,
che se neabbruccianolestalle.male bestie sono prette a fuggire* per tal cagione essi non
fanno a dette Italie muri di alcuna sorte: percioche non danno lor maggior priuilegiodi
quello, che diano alle case, che detto riabbiamo ♦ i jeoniÒC i lupine fanno grandissimo glia*
sio.i eostumi ÒC l'habito di cofìoro,sono come quelli di souradetti,fuor chèquestihabitano
in dette capanne,&l quei in case murate ; quiui fui io Tanno nouecento diciasette tornando
di Dora a Fez» ..... , . ,
Dedes
 
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