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Ramusio, Giovanni Baptista
Delle Navigationi Et Viaggi (Band 1): In Molti Lvoghi Corretta, Et Ampliata, Nella Qvale Si Contengono La Descrittione Dell'Africa, & del paese del Prete Ianni, con varij viaggi ... et la Nauigatione attorno il Mondo ... — Venedig, 1554

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https://doi.org/10.11588/diglit.9380#0846

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VIAGGIO DI HIERONIMO DA SANTO
Stephano Genoueiè dirizzato a messer Giouan Iacobo Mainer*
di lingua Portogheiè tradotto nella Italiana*

Pepe & sua
histo.


Gcngeuo &
sua histo.

No ammaz-
zano buoi né
vacche.

Canella5csua
histo.
Granati.
Hiacinthi.
Occhi di gat
u.

D

El nossro infortunato viaggio,ancor che mi fì rinuoui il dolore, nondime*:
no per sa tis fare à quanto mi richiedete, io narrerò come seguitte. Douete
duncp sapere,comemeiTerHieronimo Adorno,2£ io in compagnia,andam
mo al Cairo,doue comprata certa quantità di coralli,bottoni,8£ altre merca
tripartimmo per andare in India ,bC in capo di quindici giorni arriuammo
à Cariz,8£ trouammo vn buon porto detto Cane : bC nel camino che facem
mo,trouammo molte città antiche roinnate con molti mirabili edificrj, fat>
ti nel tempo degentili,nellequali vi sono ancora molti tempsj in piedi.dapoi ne partimmo
del detto luogo di Cane per terra, Si caualcammo per sette giornate, per quelle montagne
8£ deserti, doue andò Moises,8£ il popolo d'Israel. quando furono cacciati daFaraone,in
capo de quai giorni arriuammo à Cosìr * porto del mar rosfo,S£ qumimontammo sopra
vna naue,ch'era cuscita tutta con corde,8C haueua le vele di stuora, bC co quella nauigamo
per venticinque giorni, entrando ogni giorno al tardi in bellisiìmi porti,ma dishabitati.c^
alla fine arriuammo ad vn'isola detta Mazua à banda dritta del detto mare.che è lotana cir^
ca vn miglio da terra,doue è il porto del paese del Prete Iani, bC il fìgnor dell'lsola è Moro,
qui fìemmo dui mefì,8£ poi ci partimmo^ nauigando per il detto mare al modo di sopra,
altri tanti giorni,vedemmo moltebarche,che in detto marepescauano perle, bC hauedole
voluto vedere,trouammo che non erano di quella bontà,che sono le orientali. Nel fine di
detti giorni arriuammo nella città di Adem,posta à man maca fuori del ditto mare sopra la
terra ferma,habitata da Mori,doue si fano gradinimi trasfichi. Il sìgnor della ditta terra è ta
togiusto bC buono,che co alcun'altro fìgnor infedele peso che no li polla coparare.In que^
fìa città dimorammo quattro mefì,dellaqual poi partimmo per India montati iòpra vn'ak
tra naue cuscita pur con corde,ma le vele erano fatte di gottone, ÒC nauigamo per mar sen^
za veder terra per venticinque giorni con buon vento, bC vedemmo di molte isok,m^ no
fummo a quelle, bC nauigando al nostro camino ancor per dicci altre giornate, con vento
prospero, alla fine arriuammo ad vna citta grande, che sì chiama Calicut, qui trouammo
che vi nasee il pepe bC il gengeuo,5d gliarbori del pepe sono ùmili all'hedera, perciò che fì
vanno riuolgendo sopra gli altri arbori,doue fì posTono attaccare.hanno la foglia fìmile al
I'hedera,i suoi raspi sono lunghi mezo palmo,ò piu,cV_ sonili come vn dito,ò£ li grani all'in
torno molto (peiu,3t la cagione perche non nasee nelle nostre parti, e che non habbiamo
di quelli arbori da piantarci no è vero quel ch'appresTo di noi vien detto, che ! pepe vien
brustolato accio che non nasca,8£ quando è maturo,6^ che lo colgono, è di color verde co?
me l'hedera, bC lo lassano seccare al sole, bC in cinque 6 seigiorni diuien negro, 8£rugoso
come fì vede.11 Gengeuo,piantano vn pezzo di vna radice piccola bC fresca,come vna no
cella piccoIa,la quale in capo di vn mese diuenta poi grande.ha la foglia fìmile al siglio sai
uatico Jl fìgnor di detta citta è idolatro,8£ cofì tutto 1 popolo.adorano ò vn bue o il Sole,
bC anche molti idoli che eiTifanno,cY-costoro comemoiono,si fanno bruseiare ,8£sonodi
diuerfì costumi bC vsanze, perciò che alcuni amazzano di ogni sorte d'animali, saluo che
buoi bC vacche,iquali se alcun occidesse ouer ferilTe,saria subito morto,gche(come ho det*
to)gli adorano,altri vi sono che no magiano mai carne ò pesee, ne animale alcuno che stia
viuo. è lecito a ogni dona di pigliar sette ouer otto mariti,secodo che gli viene appetito, ne
gli huomini fì maritano mai con dona che fìa vergine,ma auati le loro nozze,essendo cjlla
pulcella,la fanno slar p qndici ò venti giorni co qualche persona che la suergim.In qsta cit>
tavi sono be millecase dechrifìiani,6Cchiamasi India alta.Dignepartimopoi co vn'altra
naue fatta al modo di quella di sopra,8£ nauigamo p spatio di vetisei giorni,cY- arriuamo ad
vn'isola grande che fì chiama Zeilan,nella qual naseono gliarbori della Canella, che sono
fìmili al lauro cY-ancho nella foglia. Qiiinaseono molte pietre cioègranate,hiacinthi, oc*
chi di gatta3ÒC altre gioie, ma non molto buone, perche le fini naseono nelle montagne.

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