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Ramusio, Giovanni Baptista
Delle Navigationi Et Viaggi (Band 1): In Molti Lvoghi Corretta, Et Ampliata, Nella Qvale Si Contengono La Descrittione Dell'Africa, & del paese del Prete Ianni, con varij viaggi ... et la Nauigatione attorno il Mondo ... — Venedig, 1554

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https://doi.org/10.11588/diglit.9380#0676

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DISCORSO SOPRA IL VIAGGIO Di


N E A R C H O CAPITANO DI ALESSANDRO.
Icome e conueniente,che doppo tanti,*®- co fi uarij uiag gi fi kg ha anche C
quello che fece Nearcbo Capitano d'^sesfandro 3 cofimiparerla che fi
mane affé grandemente del debito,quando a contemplatone degli fludio*
f non fi dicefè qualche cof sopra di quello, non meno per più aperta di*
chiaratione diejjo, che delle cof nojlre moderne. Nelqual dijcorfJèf
remo co/Ir etti dall'amore della uerita a deuiare da quello,che rihanno dettogli fcrittonjo
saremo quanto più modeflamtntefarà pofiibile :fapendo che le cof de gli antichi meritano
di efere hauute infomma ueneratione, quefle mafimamente, che già pafsatiquafiduo
mi anni furono ricercate,® defritte,Ver tanto è dafapere, che trouandof^Alefsndro
Magno nell'imprefafoa in Oriente,bauergià uinta tutta l^Afa, er effer giunto al fumé
lndo,moffo da diuerfe caufe delibero di tornarfene à cafa coitefsreito, parte di quello
menarne per terrai parte ,per moflrarela grandezza dell'animofio sfarne andar per
mar e,Cofa ch'alcun altro auanti di lui non haueuanonfo/amentefattola non pur tentato.
Et pero fatta una armata nel detto sumé, fopra quella mefa una parte dell'efercito,
ne fece Capitano Nearcbofùograndifimo fauorito, <£r con efo infeme mando Onef
crito huomo peritifimo delle cof celefli y accio che egli comandasfel cammino, <&> coft poi
quefli duoifrtsfro con diligenza^quatofe nefaceua di giorno in giorno gli fritti de quali
furono tenuti in molta ejlimatione appreffogli antichi,®* Str'abone,® Vliniogli allegano D
ogni fata che parlano dell'India,S uero de mari di quella,come auttori ueridici,® chefi&
nofati ipr imi à difcoprirli,®1 à darne notitia: <&x^sriano Greco gentil'huomo di Nico
media,chefu al tempo d<^sdria.no,Mar co,®* intonino Imperatori, ®*per lafùafingu
lar uirtu,®* dottrina meritò di efsrfatto Co7ifole,bauèdofritto la hi fior ia di<^4le fan-
dro,aggiunfe nelfne di quella queflo uiaggio cauato dai libri de fopr adetti duoifrittori.
Et perche in quello ftrouano alcuneparti,che fecondo ilgiudicio degli buomini dotti, me-
ritano molto bene di efere confiderai e, per uedere come corrispondano luna con l'altra,
®* non repugnino al uero: Vera ci ssorzeremo,di andarle meglio chepiperemo effeminali*
do. Flora il maggio è queflo, che olii xx.di <^4goflo Nearcbo fi parti con l'armata dal-
la bocca del fumé Indo,®1 lungo la terrafe ne uenneper mare cofleggiando fno alla hoc
ca del golfo Verfico,nel quale entrato andò à ritrouare ^AleJfandro,che l'affettaua nel-
la città diSufa,non troppo lontana dal luogo doue il fumé Euphrate sboccane! mare: &
conciofa cofa che in queflo uiaggiofafritto ,cbe poi che Nearcbo cof cofleggiando beh
be laf iati dietro àje 1popoli ^rbt,®' Oriti,chefonogli ultimi Indiani, ®' nauigando da
duo mila,®*fcentofadvj, trouo che tombre uariauano, perche andando uerjo mezzo di,
tombre uerfò quella parte incbnauano,®' come il Solegiungeua à mezzo il cielo, non ui si
uedeua più ombra alcuna. I quali duoi accidenti fono degni di efer auertiti, ® confiderà*
ti,ueduto mafiimamente che alcuni de moderni, d degli antichi non gli hanno mai hauuti in
consderatione.Ma per più chiara intelligenza e necefario difeorrere alquanto più alto,.
fopra
 
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