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Ramusio, Giovanni Baptista
Delle Navigationi Et Viaggi (Band 1): In Molti Lvoghi Corretta, Et Ampliata, Nella Qvale Si Contengono La Descrittione Dell'Africa, & del paese del Prete Ianni, con varij viaggi ... et la Nauigatione attorno il Mondo ... — Venedig, 1554

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https://doi.org/10.11588/diglit.9380#0654

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DISCORSO SOPRA IL CRESCER
gip di queflo huomo , CT per il titolo che fi legge nelle lettere del T^rete Ianni, il sumé des q
Alilo no/ce nel regno di Gomme da due grandisfimi lagbi,cbe afomigliano à mari, i pa]j
non btsigna dubitare, che nonfiano oltrala linea dellEquinottiale uerfi l'antartico, si
per li termini che di detto regno uengono deferita dalprefato Don srane efeo, come per
la oppenione di Tolomeo ,chegli mette ingradifeiauflrali&y quiui il detto fiume pacando
fitto la lineai dopo le due catarattc maggiori& minoraci)? fono cadute, che fadfa
me di alcuni luoghi alti siffarge per campagne,doueperde talueo , di nuouo poi ritorz
nato info fatti alcuni riuolgimenti,pasfa il tropico di Gancro&fe ne mene diritto allaciu
tà del Cairo, sboccando nel mar noflro mediterraneo. Et non e fiume alcuno di quelli,^
<juai babbiamo notitia in queflo nofro habitabile, che corra cefilungamente, <^pcr tanto
paesifitto il corfi del Sole come si quejlo,
Dubitation sopra il creseer del Nilo,»3£ che fra li tropici non si vede mai neue*
Jrìora de i fonti del Nilo non accade dirne altro,hauendofeneal prefinte tanta notitia,
ma ritornando alla efirefienxa del fiume che sicauja dalle pioggie, dico che'l corpo del
Sole fi'comeuo/Ira Eccellenza fa molto meglio dime, e/empre quel me defimo 5 colfio
Jplendore purogyfemplice,nè fi può mai in quello imaginarft alteratone alcuna di caldo,
ò di freddo,uada pur dalli Solfiti? alli EquinottifjO dalli Equinottij alli Solflitij cofi uer
fi il noflro polo>come uerjo loppofito, che fimpre da quello non può uenir altro che lume
fimplicejna ilcaldo,ilfreddoJe nebbieJepioggie, i tuoni che sifinno qui danoi fino acci-
denti chefi il ripercuoter di queflo lumefopra diuerfe parti della t errale ontefiriaàdirejn
luoghipiani.defirtiydridijagnatifipramonti^oueruallhpalud^ouer mari^doue fecondo la D
uaria ripercusfione di quefio lume fi caufano uarij diuerfi effèttiJi quali fino maggiori,
& minorifecondo la lunghezza ouer breuità del tempo che l Sol dimora /opra le dette
parti, & ancho fecondo che tiraggi di quello battono diretti, <& perpendiculari^obliqui
ouer lontani. Et per tanto uolendo dtfiorrerefipra queflo crefcimento del Nilo fecondo
la frittura di queflo Don Francefiofaremo queflo prefippofìto^ diremo che alli fonti
di quel/ofa A. uerfi l\^4ntartico,<& doue e Ariete fopra lEquinottialefa B.Ja meta di
Taurofa CaI tropico di Cancro fia D.£T ritornando alla metà di Leone fia E.<zfcknuo*
uo fopra lEquinottiale, doue e Libra ,fia Ft Porrei fàper da uoflra Eccellenza dvnde
auuiene che'lSole partendofi dall'Equinoziale, doue è Bxioe Ariete, & andando a C.
doue se la meta del Tauro,*®* di li poi a D.doue e il tropico di Cancro fimpre pero paJfa'k
dofopra il fiume del Nilo non caufit eferefienza alcuna, ma come eifiriuolta da V.ad E,
cioè da Cancro à Leone,immediate per quarantagiornieglifia cofigran pioggie & efere
Jcenza,& da E.ad Yxioè da Leone allEquinottiale,doue e Libra, uapoi diminuendo &
cesfando, Quefquarietà che fi uede caufir cofi grandefopra una linea medefmacche e il
Nilojn queflo uiaqgio del Sole, cioè che uenendo uerfi il Sol fitto efiuo, egli non faccia
alterazione alcuna0ma partitofida quello caufi cofi gran pioggie, mi genera unagran du*
Lieta ,er ambiguità nellanimo,ne niiposfo imaginare da chepofaprocedere,perche lime
defimi luoghi pianUaridificchi,bumidi7monti& ualliche ilSoltruoua uenendo uerjo il tro
fico di Cancro, li medefimiegli ntruoua ritornando. Et le medesime er liflejfiripercuf
fi**
 
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