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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 4.1901

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Fasc. 3
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De Benedetti, Michele: L' esposizione promotrice in Roma
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https://doi.org/10.11588/diglit.24146#0228

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M. DE BENEDETTI

appena tinto, che pare trattato ad inchiostrella.
Ed entriamo adesso, prima di parlare della scul-
tura e delle mostre individuali dello Joris e del
Petiti, nel sacrario dell’«In arte libertas », la ri-
stretta Società romana, la quale se non mantiene
tutto quanto il suo motto promette, ha tuttavia
una geniale e non mai interrotta tradizione di pit-
tura aristocratica ed elegante. Camillo Innocenti,
forse per non abusare, come invitato, dello spazio,
presenta un solo studio di testa: Pretenziosa, una
giovane donna bruna con un garofano in bocca,
trattata con un fare largo e ricco che rende l’opera
sua simpaticissima.

Di Cesare Biseo vedo anzitutto un Deserto e,
dato il tema, non si può certo pretendere che egli
vi dipingesse troppe cose; ha poi una Casa di
Settimio Severo, forse vestita di un verde troppo
crudo e attraversata da un sole di un bianco troppo
opaco, ma ambedue le opere sono piene di sen-
timento e di poesia. Presenta inoltre un bel di-
segno di preparazione per un ritratto in acqua
forte di donna Lina Corsini.

Giuseppe Ferrari, oltre ad una testa di vecchio fortemente dipinta, ha inviato tre
paesaggi, dei quali l'Ave Maria è il migliore e di un’impronto più personale. Si diffonde
in un bosco di abeti il mistero crepuscolare, ancora leggermente infiammato dei rossori del
tramonto, e due giovinette, lievi come ombre, si arrestano sul cammino allo squillo lontano
delle campane

che paia ’l giorno pianger che si muore.

184

Josef Limburg

Busto della professoressa signorina Labriola
(Fotografia Danesi)

Nulla di più semplice e di più mestamente dolce.

Il Celimi ha una tempera : Vespro romano, dagli effetti un poco uniformemente violenti ;
Enrico Coleman una splendida mandria di cavalli: Campagna romana; il Discovolo alcuni
accurati disegni e alcuni studi di marosi a pastello, cui la stilizzazione soverchia fa perdere
la qualità essenziale della mobilità ; ricchi di sen-
timento originale, i paesaggi e le marine del Beni-
scelli, ma un poco troppo biaccosi. Giovanni Costa,
con un Tramonto del plenilunio sul mar Tirreno,
il Cabianca, il Raggio, il Carlandi sono, non oc-
corre dirlo, nel loro genere eccellenti ed i discepoli
Parisani, Ferretti, Pazzini presentano tutti belle
cosette trattate con grande amore e gusto squisito.

Sono ancora da ricordarsi, prima di passare alla
scultura, uno studio di testa a carbone del Pennac-
chietti e dieci ritratti a matita dell’Jan Gentz.

Nella scultura si notano due giovani artisti, il
Parisi ed il Prini, pieni senza dubbio di bell’entu-
siasmo e di ottima volontà; ma occorre che am-
bedue temprino i loro ardenti slanci in uno studio
assiduo e severo quanto altro mai. Carlo Fontana
ha due di quelle impressioni di vero, modellate
sempre con tanto spirito è tanta nervosità di poi- Josef Limburg: Busto del cardinale Steinhuber
lice; lo Jollo un bronzetto verista, il Niccolini un (Fotografia Danesi)
 
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