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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 4.1901

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Fasc. 6
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Gavini, Ignazio Carlo: Santa Maria Assunta in Assergi, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24146#0452

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392

IGNAZIO CARLO GA VINI

dell’ingresso della chiesa dove si adibì a fonte battesimale. Potei vedere tale pietra, che
tuttora si conserva e che ha realmente tutta la sembianza di un coperchio di urna rove-
sciato, di cui la parte concava ben si presta al sacro ufficio. Ma quando avveniva tale tras-
porto, o meglio quando le ossa del santo venivano riposte nei bellissimi reliquiari non
possiamo dire. Dovremo certo riferirci attorno al tempo in cui, cessando l’uso del battesimo
per immersione, l’antica vasca venne messa nel luogo che abbiamo descritto.

I reliquiari consistono in una specie di coppa d’argento dove si conserva il cranio di
San Franco, in due custodie d’argento a forma di avambraccio, fatte per significare che
contengono le ossa delle braccia, e in un cofano, pure d’argento, per le rimanenti ossa.

II prof. Moscardi parlando di questo cofano si esprime così :

« Vuole la tradizione che tal preziosa urna sia stata un dono di una principessa di sangue
reale originaria d’Ungheria. Molti poi credono di ravvisare una conferma della cosa nella

Assergi, Santa Maria Assunta. Reliquiari di San Franco

statua giacente sul deposito, in atto di dormire, la quale raffigura appunto una regina cinta
il capo di corona ». 1

Infatti i reliquiari stanno rinchiusi in un grande sarcofago, che è sull’altare della cripta,
il quale si apre sul davanti nelle grandi solennità ; ed ha al disopra scolpita in legno la figura
di una regina dormiente, in parte dipinta e dorata. Tale sarcofago, benché porti la data
del 1636, potrebbe essere opera di molto anteriore, restaurata in seguito, ma della sua origine
nulla si sa di positivo.

L’urna d’argento è la cosa più pregevole dei reliquiari misurando cm. 53 di lunghezza,
25 di larghezza e 30 di altezza e rivelandosi opera eccellente del nostro primo Rinascimento.
Ha il davanti scompartito in tre spazi eguali che inquadrano tre figure ad alto rilievo; quella
di mezzo è la Vergine in trono con le mani giunte e il Bambino disteso sulle ginocchia;

Moscardi, op. cit., pag. n.
 
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