L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna (4.1901)

ARTE DECORATIVA

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Ora, quest’arte di rinnovamento così supremamente ideale, così candida nella ricerca
estetica, così ricca di poesia sana e delicata, così spoglia di ogni combinazione geometri-

Fig. 6 — Andrea Formiggine (?) : Angioletti per mensa d’altare. Bologna, chiesa di S. Giovanni in Monte

(Fotografia Poppi, Bologna)

camente compassata, tutta agilità e freschezza d’impressioni dirette, quest’arte che faceva
scorrere una nuova vita nelle aride vene delle arti decorative, non poteva non imporsi
all’esuberante fantasia del Marchesi, il quale ebbe il merito di sollevarla dalle vergini timi-
dezze del suo fiorire all’altezza del più ampio ed organico sviluppo ornamentale.

In tutta la produzione decorativa di Andrea Marchesi si riscontrano fino all’evidenza,
così nella concezione come nella tecnica le analogie col grande quattrocentista fiorentino,
massime nell’arte dell’intaglio in legno, che fu dal Marchesi innalzata alla dignità di arte
vera riccamente e squisitamente aristocratica. Ma oltre a questa derivazione non è da omet-
tersi che nella minuziosità e nella finezza dell’ornamentazione formigginesca si rivela il lungo
ed amoroso studio del Francia, del Costa e degli altri maestri ferraresi, dei quali il Mar-
chesi pare si sia studiato di tradurre in rilievo tutta la fine quadratura decorativa contenuta
nelle loro tele leggiadrissime.