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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc. 1
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Toesca, Pietro: Cimelii bizantini: il calamaio di un calligrafo. Il cofanetto della Cattedrale di Anagni
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0077

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CIMELI BIZANTINI

39

poterono essere possedute da uno stesso orafo e ve-
nire adoperate insieme ; l’ornamentazione poi è tal
mente omogenea (appunto come nelle cassette ebur-
nee) da doversi ritenere coeva alla prima composi-
zione del cofano, se non si vuol credere che alt ri
ornati antichi siano stati tutti sistematicamente sosti-

alla seconda metà del secolo nono, lo ritiene alquanto
posteriore a questa data. 1

A vero dire, per fattura, le figure dell’ Eracles e del
Sileno possono gareggiare con gli avori della cassetta
di Veroli, ma poiché esse furono impresse su stampo,
non è possibile invocare la comparazione dello stile

Fig. 6 — Zara, Monastero. Copertina argentea
(Fotografia Whla)

tuiti dai nuovi, anche nelle minime parti senza che di
altri più antichi rimanesse traccia alcuna — cosa affatto
inverosimile.

H. Graeven, il quale con grande compiutezza ha
studiato le cassettine « italo-bizantine », osservando
come il cofanetto di Anagni dimostri un sentimento
della classicità assai meno vivo che la cassetta eburnea
di Veroli, ora nel Museo Britannico, da lui attribuita

come criterio di datazione : un elemento più sicuro è
invece offerto dagli ornati del cofanetto cosi singolari
per le loro esuberanti forme vegetali. Un ornato quasi
affatto identico si ritrova nella copertina metallica di
un codice del Monastero di Zara: con un movimento

1 H. Graeven, Typen der Wiener Genesis auj byzant. Elfen-
beinreliefs in Jahrb. d. kunsthisi. Sanimi, d. a. Kaiserhàuses, 1900,
pag. 98.
 
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