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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc. 2
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0173

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134

MISCELLANEA

deva alla porta mediante un solido ponte in muratura
attraverso il Fosso, ed il valico, decorato di antiche
pitture, passava attraverso il basamento di una ro-
busta torre merlata. Questo esempio di porta tur-
rita, piuttosto raro . nelle terre d’ Abruzzo, rimase
fino al 1S79, quando la Giunta Municipale senti il
bisogno prepotente di demolire ogni cosa per creare
un piazzale informe ed impiantare, un poco a valle, un
mulino. Così furono tolti l’orologio e la campana che
decoravano la parte alta della torre e tutto il resto fu

distrutto, tranne due mensole e due stemmi che si
conservano nel magazzino municipale !

Non aggiungo parole al riguardo preferendo di ri-
mandare il lettore alla brillante monografia che su
Roccadimezzo pubblicò il chiarissimo prof. Tito Vespa-
siani. ' Mi limito in questo cenno a far menzione di
due opere d’arte finora sconosciute, che emergono fra
i pochi avanzi di età in cui l’amore per l’arte era in-
teso meglio che in quest’era di civiltà demolitrice.

* * *

La chiesa madre, che si erge nella parte più alta
del Calvario, dovè sorgere a fianco del distrutto ca- 1

1 Tito Vespasiani, & Universo, VI, n. 21, 15 novembre 1896,
Vallardi, Milano.

stello dei Colonna; ha nelle muraglie esterne qualche
traccia di architettura sestiacuta, ma l’interno fu com-
pletamente ricostruito nel periodo barocco ; sicché
nulla vi rimane di antico. Nel coro però, addossato
all’altare maggiore, un armadio di noce intagliata de-
stinato a custodire gli arredi sacri, rimane lì come un
naufrago scampato chi sa a quanti perigli. È di pianta
rettangolare di metri 1.94 di fronte e 0.62 di fianco.

Ha un’altezza di circa metri 2.50 e sorprende per il
grande e minuzioso giuoco d’|intaglio in cui l’artefice

volle sfoggiare. Non figure nè ornati, ma intagli sva-
riatissimi in ogni parte. Lo zoccolo ha nove piedini
ricavati da una stessa sagomatura che si ripete tutto
all’ ingiro alla tavola ed è decorato nella parte liscia
da figure geometriche come in un fregio.

I due sportelli sono scompartiti in 36 formelle qua-
drate quasi tutte decorate con vario disegno, dove si
combinano in modo vario ed in varia grandezza stelle,
ruote, trecce, palmette, baccellature, tutte ricavate ad
incavo nella tavola di noce con raffinata precisione e
delicatezza. Sono per lo più cerchi o poligoni che
occupano lo sfondo delle formelle attorno a cui, sui
quattro lati gira un cordoncino a tortiglione; e i poli-
goni e i cerchi hanno inscritti altri poligoni o stelle a
quattro e cinque punte, o ruote a girello (simili a

Fig. 1 — Armadio del 1492. Roccadimezzo, Chiesa
 
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