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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc.4
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Frizzoni, Gustavo: Opere di maestri antichi a proposito della pubblicazione dei disegni di Oxford
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0292

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OPERE DI MAESTRI ANTICHI

251

Correggio: Studio di Putti. Dresda, Kupferstichkabinett

con due figure di putti, a penna, anima-
tissimi, che, come bene avverte il signor
Nerino Ferri nel Catalogo dei disegni,
non sono altro che delle varianti dello
scherzoso putto trastullantesi colla spada
di S. Giorgio sul piano anteriore del di-
pinto che dal detto Santo prende il nome.

Lo schizzo della raccolta fiorentina, per
quanto condotto molto alla rinfusa ci dà
un’ idea già molto più determinata di
quello che l’artista intendeva eseguire, in
confronto di quello di Oxford.

Tiziano figurerebbe pur esso nel fa-
scicolo con due piccoli abbozzi, se vi si
può credere. Il tratto della penna richiama
bensì il suo fare, ma la figura umana vi
è foggiata così debolmente da suscitare
dei dubbii circa la indicata provenienza.

Se si avessero a paragonare p. es. collo
schizzo, altre volte rammentato, di un
San Gerolamo, seduto in aperta campagna appartenente alla raccolta del Duca di Devonshire,
illustrato nell’opera del def. Sig. Arthur Strong, difficilmente si saprebbe risolversi ad acco-
glierli per originali di tanto maestro.

Nella scelta dei disegni di artisti stranieri
figurano i nomi di Ieronimo Bosch, di Rem-
brandt, dello Spagnoletto, di Nicola Poussin
e di Watteau.

Per la vetustà e per la varietà delle sue
opere sarebbe particolarmente interessante il
primo, l’antico, fantastico Fiammingo, sul quale
conviene fermarci alquanto. Non è noto allo
scrivente se e dove si trovino dei disegni di
lui d’indiscussa autenticità. Se lo siano quelli
condotti a punta di penna dai due lati del
foglio della raccolta universitaria di Oxford è
cosa che andrebbe ulteriormente discussa fra
giudici competenti.

Qualche dubbio a dir vero avrebbe a sorgere
in considerazione di certa uniformità poco per-
sonale che presenta il tracciato dei contorni e
delle ombreggiature con cui l’esecutore volle
raccogliere una infinità di figure grottesche, in
gran parte puramente imaginarie, di quelle che
con un termine germanico si chiamano Spuk-
gestalten, (ossia figure diaboliche (eh’ egli si
compiace spesse volte d’introdurre ne’ suoi
quadri, ripieni delle più strane fanta smagorie.

Di tale natura sono specialmente quelli del
soggetto più volte da lui trattato, delle Ten-
Correggio : Madonna del San Giorgio (Dettaglio) fazioni di Sant’Antonio, nei quali egli si sbiz-

Dresda, Galleria - (Fotografia Bruckmann) zarrì introducendovi ogni sorta di piccole figure
 
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