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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc.4
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0357

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bibliografia

riprodotto l’interno dell’antica basilica di San Pietro nella
miniatura della Incoronazione di Carlo Magno, che orna le
Grandes Chroniques de France.

Storia particolare dei monumenti.

170. Barreca (Concetto), Le catacombe di S. Gio-
vanni in Siracusa. — Siracusa, tip. del Tamburo,
1906.

Questo accurato e interessante lavoro tende a colmare
alcune delle lacune, lasciate dal Fiihrer nell’ illustrazione
scientifica delle catacombe siracusane. La maggiore e mi-
gliore parte del bel volumetto è dedicata alla cripta di
San Marziano ; di cui per la prima volta sono illustrati am-
piamente gli avanzi decorativi e gli affreschi. Fra questi
ultimi i più importanti appartengono al secolo XII ; un altro,
pure notevolissimo, con la rappresentazione di due bambine
oranti, è assegnato dal B. alla seconda metà del secolo IV.

171. Calzini (Egidio), Vecchie pitture murali del
XIVe XV secolo in Ascoli Piceno. (Pass. bibl. del-
l’arte ital., a. IX, pag. 21-29 e 63-69; Ascoli Piceno,
1906).

Descrizione e illustrazione di aifreschi dei secoli xiv e xv,
e anche del secolo XIII, esistenti nella chiesa di San Vit-
tore, in quella di Sant’Andrea fuori Porta Romana, nell’ex
chiesa è convento di Sant’Onofrio, nella chiesa di San Tom-
maso, in quella di San Giacomo, nelle ex chiese di Santa
Croce e di Santa Maria delle Donne, e finalmente in una
antica cappella oggi compresa nel palazzo vescovile. Di
tutte queste pitture, oggi ridotte in triste, stato e destinate
a scomparire, il Calzini ha voluto lasciare almeno memoria.

172. Calzini’ (Egidio), Di due quadri di Cola
d'Amatrice (Pass. bibl. dell’arte ital., a. IX, pa-
gine 53-56 ; Ascoli Piceno, 1906).

Il primo (Madonna col Bambino) si trova in una chie-
suola della famiglia Grisanti a Colle Bigliana, presso Civi-
tella del Tronto; il secondo (Madonna col Bambino fra
San Cipriano e Santa Caterina', già attribuito a Vittore Cri-
velli) nella chiesa priorale del castello di Fulignano, presso
Ascoli Piceno.

173. Centanni (Luigi), Opeie di Vincenzo Pagani
nella Pinacoteca di Brera. (Rassegna d’arte, a. VI,
pag. 75-76; Milano, 1906).

Illustra i quadri n. 498, 499, 5°°> 5OIi 502 di Brera,
che, secondo l’A., debbono tutti attribuirsi al. Pagani. Alla
stessa conclusione, per il quadro n. 498 (Incoronazione della
Vergine), è contemporaneamente venuto Corrado Ricci.
(Vedi n. 220).

174. Costantini (Costantino), La croce stazionale
nel duomo di Osimo. (Rivista marchigiana illustrata,
q. I, pag. 188-190; Roma, 1906).

Riproduce e illustra brevemente la croce, che è opera

dell orefice Pietro di Vannino da Ascoli (sec. xv). Sul pe-
riodo di tempo in cui la croce stessa fu lavorata, il Costan-
tini esprime incertezze e dubbi, che non hanno ragione di
essere; veggasi in proposito una nota dello Spadoni, men-
zionata dal Bollettino (n. 209).

175- Cust (Lionel) and Cook (Herbert), « The
Lovers» at Buckingham Palace. (The Buri. Mag.,
voi. IX, pag. 69-79; London, 1906).

l'ino dal tempo di Carlo I, gli Amanti del Buckingliam
Palace vennero attribuiti a Tiziano o a Giorgione; e la
prima attribuzione prevalse. Il Cust vedrebbe appunto in
questi Amanti un’opera giorgionesca di Tiziano; il Cook
propende, invece ad assegnarli a Paris Bordone, che avrebbe
però derivato la sua composizione da un originale di Gior-
gione, forse dall’esemplare di casa Buonarroti.

Il Cook accenna altresì a un ritratto inedito di Paris
Bordone (riprodotto)^ conservato a Cintra nella collezione
del Re di Portogallo. Su questo ritratto veggasi pure una
breve nota del Van de Put {The Buri. Mag., voi. IX,
pag. 198).

176. Fabriczy (Cornelius von), Vedute cinquecen-
tistiche di alcuni monumenti milanesi. {Rassegna d'arte,
a. VI, pag. 87-90; Milano, 1906).

Illustra parecchi disegni del Museo di Stuttgart che ripro-
ducono monumenti architettonici di Milano, come San Ba-
bila, Santa Maria delle Grazie, Santa Maria presso San
Celso, ecc. I disegni, dei quali si può fissar l’epoca tra il
1568 e il 1579, appartenevano in origine al taccuino di un
artista olandese.

177. Gamba (Carlo), Di alcune pitture poco cono-
sciute della Toscana. {Rivista d’arte, a. IV, pag. 45-
47; Firenze, 1906).

Parla di una tavola di Matteo di Giovanni {Madonna col
Bambino in trono e quattro Santi), presso il cav. Concialini
a Montepescali ; di una Madonna di Duccio (?), nella cat-
tedrale di Massa Marittima ; di una tavola del Rosso, de-
scritta dal Vasari e data per perduta dai suoi commentatori,
nella chiesa di San Lorenzo a Borgo San Sepolcro; di unu
Deposizione del Puligo, nella Collegiata di Anghiari. #

178. Gerspach (Édouard), La galerie Corsini à
Florence. (Les arts, n. 52, Paris, Avril, J906).

Rassegna rapida delle opere principali della galleria, con
alcune notizie storiche e alcune osservazioni critiche interes-
santi. Questo è l’ultimo lavoro del compianto storico, che
studiò l’arte italiana con talpa coscienza e con tanto amore.

179. Gottschewski (A.), Fin Flussgott Michelan-
gelos. (Zeilschrift f. bild. /V, voi. XVII, pag. 189-193 ;
1 eipzig, 1906).

Di un torso di bronzo, ritratto da un fiume plasmato da
Michelangelo, si ha notizia da un inventario del 1553 della
collezione de’ Medici, pubblicato dal Muntz.
 
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