Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

DOI Heft:
Fasc. 5
DOI Artikel:
Sirén, Osvald: Notizie critiche sui quadri sconosciuti nel Museo Cristiano Vaticano
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0369

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
328

OSVALD SIREN

Armadio E, n. VII. Una Madonna in piedi che tiene il Bambino elevato sul braccio ed
appoggia con atteggiamento grazioso la sua guancia alla testa del figlio (fig. 5). Ai piedi, della
Vergine una mezza luna, più giù uno scheletro, probabilmente un’allegoria del trionfo della
Vergine sulla morte. Dalle due parti quattro santi: a sinistra, Santo Stefano, Sant’Antonio
Abbate, San Lorenzo, San Francesco ; a destra, Santa Maria Maddalena, Santa Caterina,
Santa Teresa, Santa Chiara. Dietro la Madonna, due angioli sorreggono un tappeto rosso,
ricamato d’oro, e sulla sua testa un altro angelo, vestito da monaca è in atto di ricevere un
vecchio (morto?). Al di fuori negli angoli è rappresentata l’Annunziazione. Davanti alla
Madonna, sul podio, è dipinto lo stemma del committente del quadro : un leone su fondo
rosso e nero. Questa composizione pare quasi ideata da un teologo, ma l’esecuzione è senza
dubbio di Giovanni del Biondo. Il Suida fa menzione di questa Madonna come una delle ultime
opere di Giovanni, mentre a nostro parere essa ci sembra appartenere alla sua prima ma-
niera, cioè prima del 1370.

Armadio E, n. VIII. L’ascensione di Cristo al Cielo, composizione centrale, in cui sono
rappresentati gli Apostoli in ginocchio, alcuni di tergo. La pittura ha sofferto molto, con-
serva però ancora la sua intonazione variata da un rosso scuro, da un verde chiaro, da un
colore violetto e bianco. Tanto il colorito, come i tipi e le riflessioni dei colori dimostrano
che questo è un lavoro di Giovanni da Milano.

Armadio E, n. X. Madonna sul trono, vista di fronte (fig. 6). Il Bambino si appoggia
alla Madre e prende con una mano l’orlo del collo dell’abito di lei. Ai due lati del trono si
trova un angelo. La Madonna è circondata da tanti dipinti sotto archetti gotici, chiusi. Dai lati
Santa Caterina, Santa Maria Maddalena; di sopra, Sant’Agnese, Santa Lucia, e l’Annun-
ciazione; di sotto, Santa. Margherita, Santa Elisabetta, Sanca Chiara e Sant’Agata. Queste
figure sono modellate largamente e vigorosamente, le tinte sono belle e forti. Il quadro si
avvicina molto a Pietro Lorenzetti, potrebbe però essere attribuito alla sua maniera.

Armadio E, n. XI-XII. L’Annunciazione e la nascita di Cristo. Due piccole predelle
nella maniera di Lorenzo di Niccolò.

Armadio F, n. I-II. Busti in grandezza naturale di San Giacomo e di Santa Maria Madda-
lena, due tavole molto restaurate e troncate. Appartengono ad un pittore bolognese del
1370 circa.

Armadio F, n. III-V. Tre immagini su predelle basse e lunghe, nel mezzo è rappre-
sentato il martirio di San Lorenzo ; a destra Santa Margherita che incontra il giovane retore
nella foresta; a sinistra, la decapitazione di una giovane Santa, probabilmente di Sant’Agnese.
Tutte queste figure sono dipinte con eleganza ed assai snelle. Il colorito è molto chiaro, con
tinte rosa, giallo e verde, che danno l’impressione di un acquarello. L’autore di questa pittura
è un discepolo di Lorenzo Monaco (n. II nel Catalogo del nostro libro) del quale conosciamo
soltanto due lavori : una predella a Kopenhagen ed un gran trittico al Louvre. 1 quadri del
Museo Cristiano sembrano infatti appartenere al trittico del Louvre, il quale presenta nel
mezzo, San Lorenzo; a destra, Santa Margherita e a sinistra, Sant’Agnese. Il trittico del
Louvre proviene da Roma (Collezione Campana) e porta un’ iscrizione cancellata a metà :
Michele di Lorenzo Vani-Ringi fece fare MCCC.

Armadio F, n. VII. L’Adorazione dei pastori, piccolo quadro senese di un seguace di
Bartolo di Maestro Fredi.

Armadio F, n. Vili. Lo sposalizio di Santa Caterina. La Madonna è seduta in basso
sopra un cuscino, ed il Bambino abbastanza grande, si piega verso destra per mettere
l’anello al dito di Santa Caterina che sta in ginocchio. Questo piccolo quadro, eseguito
con molta cura, è della maniera di Allegretto Nutii, però non di lui stesso, ma di uno dei
suoi scolari.

Armadio F, n. X. La discesa dalla Croce, Piccolo quadro, come una miniatura, di un
rotnagnolo, scolaro di Giotto. Confrontare la stessa rappresentazione, nel gran quadro del
conte Stroganoff a Roma, dove sono dipinte molte scene della vita di Cristo. (V. sopra, D. n. IX).
 
Annotationen