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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc. 5
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0422

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380

MISCELLANEA

cristiana. Cristo non è qui il bambino ignaro, che
porge alla Santa, quasi a scherzo, l’anello nuziale,
come nella rappresentazione comune; non è nemmeno
il Cristo che appare alla mistica sposa in aspetto di-
vino, nello splendore della gloria celeste, cum tota
cedesti curia, come in un bassorilievo di Santa Chiara
a Napoli.1 Qui Cristo è un adolescente immaturo, e
l’atteggiamento suo non è quello di chi porge o ac-
coglie, ma è l’atteggiamento di chi è accolto : qui
manca l’anello, e manca il corteggio nuziale : qui la

lizio di Santa Caterina: manca, io credo, assoluta-
mente, la possibilità di un riscontro iconografico con
ogni altra rappresentazione determinata, con ogni altro
episodio iella vita di Cristo. Questo difetto di riscontri
possibili, l’oscuro simbolismo del soggetto, l’indeter-
minatezza e la bizzarria della doppia azione compiuta
da uno dei due principali personaggi del bassorilievo,
sarebbero già sufficienti a destare il sospetto di una
falsificazione iconograficamente inabile. Una compo-
sizione così fatta apparirebbe, sotto l’aspetto icono-

Bassorilievo attribuito ad Agostino di Duccio. Lione, Collezione Aynard.

Santa è seduta, nè il suo atteggiamento esprime rive
renza, ma soltanto benevolenza e affettuosa premura.
Nel bassorilievo non possiamo avere in conclusione
la rappresentazione delle mistiche nozze, nè vi ab-
biamo la rappresentazione .di una visione : qui abbiamo
una stretta di mano fra un adolescente ,e una donna
giovane ma di lui maggiore, espressione forse di un
accordo, di un patto, di cui il significato simbolico
sfugge. E la scarsa chiarezza è cresciuta dal gesto
bizzarro dell’adolescente Cristo che leva in alto, con
certa ostentazione, un rotolo pergamenaceo : ciò che
più che mai esclude l'ipotesi di una rappresentazione
nuziale.

Non solo non esiste riscontro alcuno fra il nostro
bissorilievo e qualsiasi rappresentazione dello sposa-

1 Fraschetta Dei bassorilievi rappresentanti la leggenda di
Santa Caterina in Santa Chiara di Napoli. [Ai-te, a. I, pag. 247-248,
Roma, 1898 .

grafico, strana in ogni periodo artistico ; e tanto mag-
giormente strana appare nel secolo xv e in uno
scultore fiorentino.

Ma se si considera l’opera nel suo stile, e nei par-
ticolari deU’abbigliamento e della decorazione, si av-
valorano il dubbio e il sospetto. Ammessa pure come
prematura l’ipotesi di una falsificazione, pochi, io
penso, vorranno ammettere che si tratti qui di un’opera
propria di Agostino di Duccio. Ci troveremmo, in
ogni caso, in presenza di una debole imitazione.

È leggiadra e gentile la figura della santa: ma la
impressione di grazia deriva da una certa delicatezza
dei contorni dell’ovale allungato del volto, dall’esilità
gracile del corpo muliebre, dall’affettuosità del gesto,
piuttosto che da intrinseci pregi di tecnica. Il panneg-
giamento, che presenta una stranezza di cui dirò più
oltre, non è trattato con molta finezza ed è ben lon-
tano dalla leggerezza di Agostino ; l’angolo, che la
 
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