Fig. i — Madonna col Bambino fra Santi ed Angeli, di Francesco Botticini
(Fotografia Giraudon)
Intendesi quella, alquanto duretta, il capo incappucciato da un fazzoletto che le scende dalle
spalle; fra le mani il Bambino ignudo che stende la destra verso una colomba, munita di
aureola, come simbolo dello Spirito Santo (n. 1662, fig. 3). Pervenuta al Louvre dalla chiesa
di San Luigi de’ Francesi di Roma, si apprende che negli inventari dell’ impero e della ristau-
razione era stata ipoteticamente aggiudicata a Domenico Ghirlandaio. A questa attribuzione
il noto volume dei signori Lafenestre e Richtenberger (della serie La peinture en Europe)
non seppe sostituire altra che quella di inconnu de l'école fiorentine. E non ostante, quel
OPERE DI PITTURA DELLE SCUOLE ITALIANE NEL LOUVRE 403
della storia romana, e appartenenti alla Galleria Colonna di Roma, che si qualificano per
creazioni di mano di un alunno di Domenico Ghirlandaio, di nome Bartolomeo di Giovanni ;
affinità così stretta da dovere ammettere trattarsi dello stesso artefice.1
Delle due tavole nominate si dà qui riprodotta nella fig. 2 quella dove sono rappre-
sentate le Nozze di Teli e di Peleo, a conferma di quanto rimane irrefragabilmente dimo-
strato.
Vie più curioso è il fatto che non si sia da alcuno osservato in Francia, come porti
l’impronta di Pier di Cosimo certa Madonna esposta sul principio della Gratide galleria.
Vedi: Alunno di Domenico, in The Burlington Magazine, voi. I, marzo 1903, pag. 6.
(Fotografia Giraudon)
Intendesi quella, alquanto duretta, il capo incappucciato da un fazzoletto che le scende dalle
spalle; fra le mani il Bambino ignudo che stende la destra verso una colomba, munita di
aureola, come simbolo dello Spirito Santo (n. 1662, fig. 3). Pervenuta al Louvre dalla chiesa
di San Luigi de’ Francesi di Roma, si apprende che negli inventari dell’ impero e della ristau-
razione era stata ipoteticamente aggiudicata a Domenico Ghirlandaio. A questa attribuzione
il noto volume dei signori Lafenestre e Richtenberger (della serie La peinture en Europe)
non seppe sostituire altra che quella di inconnu de l'école fiorentine. E non ostante, quel
OPERE DI PITTURA DELLE SCUOLE ITALIANE NEL LOUVRE 403
della storia romana, e appartenenti alla Galleria Colonna di Roma, che si qualificano per
creazioni di mano di un alunno di Domenico Ghirlandaio, di nome Bartolomeo di Giovanni ;
affinità così stretta da dovere ammettere trattarsi dello stesso artefice.1
Delle due tavole nominate si dà qui riprodotta nella fig. 2 quella dove sono rappre-
sentate le Nozze di Teli e di Peleo, a conferma di quanto rimane irrefragabilmente dimo-
strato.
Vie più curioso è il fatto che non si sia da alcuno osservato in Francia, come porti
l’impronta di Pier di Cosimo certa Madonna esposta sul principio della Gratide galleria.
Vedi: Alunno di Domenico, in The Burlington Magazine, voi. I, marzo 1903, pag. 6.