Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

DOI issue:
Fasc. 6
DOI article:
Miscellanea
DOI Page / Citation link: 
https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0486

DWork-Logo
Overview
loading ...
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
MISCELLANEA

443

ed ora nella raccolta della signora Gardner in Boston —
originai mente abbia appartenuto alla chiesa di Sant'Ago-
stino a Padova, e dopo la sua demolizione nel 1829
sia stato acquistato, come la Pietà, dall’antenato del-
l’attuale conte Del Schio. L’origine padovana del-
l’opera in discorso fu riconosciuta, già quindici anni
fa, dal dott. Guglielmo Bode (cfr. Archivio storico
dell'arte, IV, 411), benché egli cadde in errore, as

nel Santo, e di cui siamo in istato d’indicare quattro
opere dello stesso soggetto. La prossima in data è il
bassolievo in terracotta non dipinta, proveniente dalla
cappella di un palazzo in Padova, e che al presente
si trova in possesso del Conte Camerini a Piazzola
presso Padova (confr. l’illustrazione aggiunta). Esso
fu assegnato dal dott. Schubring a Donatello (con-
frontasi Kunstchronik, 1903, pag. 410), erroneamente

Terracotta in possesso del conte Camerini a Piazzola
(Fotografia Caporella, Padova)

segnandolo al Bellano. Ora che questo maestro si
conosce meglio, il Bode certamente non insisterà più
su questo battesimo. Resta invece del tutto giusta la
determinazione stilistica del bassorilievo di Costozza,
se non nel nome del suo autore bensì nella sua qua-
lità come un lavoro eseguito a Padova sotto l’influenza
di Donatello. Per convincersene basta dare uno
sguardo alla sua riproduzione fotografica (Alinari,
20407). Il nostro bassorilievo si rivela come il primo
lavoro finora conosciuto di un allievo o compagno del
grande Fiorentino, che collaborò con lui alle sculture

secondo il nostro avviso. Noi col dott. Bode (v. loc.
cit. a pag. 442) ci vediamo soltanto « le caratteri-
stiche degli allievi del maestro dell’epoca padovana »
(per la confutazione in particolare dell’attribuzione a
Donatello si veda quello che l’autore espone al luogo
testé citato). E vi vediamo, inoltre, la mano del me-
desimo allievo a cui si deve anche il bassorilievo di
Costozza. Ciò segue dalla trattazione, analoga in am-
bedue le opere, dei capelli e delle pieghe, come anche
da certe particolarità nelle forme del viso (labbro su-
periore sporgente, mento fortemente modellato, naso
 
Annotationen