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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 20.1917

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Fasc. 4
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Venturi, Adolfo: Il campanile della Cattedrale Ferrarese
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https://doi.org/10.11588/diglit.17337#0387

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//. CAMPANILE DELLA CATTEDRALE FERRARESE

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eccezionale, per lo spirito classico, per la toscana novità della forma, per la squadra-
tura potente.

Il monumento eccezionale non manca di richiami a Leon Battista Alberti, in quella
riduzione a romanissime forme del gotico campanile a pianta quadrata di Giotto. Si può
supporre che il grande umanista, disoccupato, come egli stesso scriveva, a Ferrara;
ove fu festosamente accolto dal marchese Lionello d'Este, avesse « gratissimo motivo
per esercitare l'ingegno secondo il suo costume ». Tali parole l'Alberti scriveva, a pro-
posito del giudizio invocato dai Ferraresi nel concorso per la statua equestre di >ac-

Fig. 3 - l'articolare del primo orJihe del campanile della Cattedrale di Ferrara,
l'accia volta verso la piazza delle Erbe.

colò III, (piando accettò di assumer la parte di arbitro, ossia di risolvere le esitanze del
Collegio dei XII Savi nella scelta del modello di Antonio di Cristoforo o di quello di
Niccolò Baroncelli. Accettò il geloso incarico per compiacere a Lionello d'Este, lieto che
la scelta fosse caduta su di lui, poi che, scriveva, « nel dipingere e scolpire assai mi
diletto ». Pochi anni prima che si riprendessero i lavori del Campanile, Leon Battista
Alberti era designato, dai Ferraresi come dal marchese Lionello d'Este, arbitro solenne
in questioni d'arte; ed era quindi naturale che il ciotto, il sapiente, singolarmente in
vista de' cittadini, in amicizia col marchese, potesse essere chiamato a risolvere la que-
stione del Campanile che si era strascicata sin dal 1412. Aggiungasi che l'Alberti era già
in fama per il trattato d'architettura dedicato a Lionello, per « le piacevolezze mate-
matiche » offerte a Meliaduse d'Este, da lui conosciuto probabilmente nella curia di Roma.
Inoltre fu Leon Battista Alberti a disegnar l'arco su cui s'impostava la statua equestre

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