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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 22.1919

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Fasc. 1-2
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Gibellino Krasceninnicowa, Maria: La statua del Budda nel Museo Kircheriano di Roma
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https://doi.org/10.11588/diglit.17339#0066

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44

MA RIA KRA SCENINNIKO VA

Ma a queste influenze presto una nuova e potentissima si aggiungeva, superandole
e acquistando il predominio — l'influenza del buddismo — terza tappa nell'evoluzione
dell'arte cinese.

L'introduzione del buddismo nella ( ina è uno di quei fatti storici sorprendenti che,
al pari del cristianesimo, sconvolgono.la vita di tutto un paese e profondamente la mutano.
L'introduzione del buddismo si effettuava lentamente, ma pur tuttavia la nuova religione

penetrava dovunque^ preparandosi a un dominio lungo e durevole, riflettendosi su tutte
le manifestazioni della vita e dell'arte.

Le più pure manifestazioni dell'arte buddistica in Cina sono sculture, potenti e
severe: squadrature di teste e di corpi, panni aderenti alle forme, estremità sproporzio-
nate, ventri sporgenti, petti rientranti, lobi dell'orecchio stirati, allungati, stilizzazione
che aveva significato allusivo alla bontà. Tali sono i caratteri principali della scuola d'arte
in Cina nel v e vi secolo dopo Cristo.

Si creavano le bellissime statue in legno o in bronzo avvolte in panneggiamenti con
lunghe pieghe diritte, cadenti lino ai piedi ad allungare e disegnare la figura; i volti si
illuminavano di enigmatico sorriso. Tra le forme più abituali artistiche erano i trittici,
 
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