i6o MARIO SALMI
Durante il secolo XV continua, nella pittura a fresco di Terra di Bari, l'influsso senese
che già era apparso nell'arte del Trecento e va ricordato come parte di questa corrente, un
simpatico e luminosissimo affresco con la Madonna e il Bambino] nella chiesa di Santa Maria
Vetere a Bitetto. La Vergine era in origine a tutta figura, ma oggi, mutilato il dipinto, l'im
magine pia si vede solo in parte, seduta sopra
un trono gotico a forma di tempietto, con arco
tri lobo a fianco del quale sorge una torre con
archi e con bifore (fig. 8).
Il Putto, coperto da un velo bianco, bene-
dice volto a sinistra al donatore (ora scomparso)
che presentava il modello di una chiesa. L'in-
carnato è rosa caldo e il biondo dei capelli che
incoronano la Vergine e il celeste chiaro del
manto foderato di verde, danno all'affresco una
impronta vivace e festosa secondo il cromatismo
intonato, musicale — direi — dell'arte gotica
che le recenti volgari dorature a porporina delle
aureole e del fermaglio gigliato, turbano un poco.
La gaia colorazione è la dolcezza dei tipi accen-
nano ad un influsso senese che viene quasi sicu-
ramente da Napoli. Influsso tanto più facile ad
ammettersi in quanto i contorni angolosi delle
figure e il panneggiare del Putto a minute piego-
line, ha rapporti con una Madonna col Bimbo fra
quattro angeli di Pietro di Domenico da Monte-
pulciano, oi a al Museo Metropolitano di New York,
ma proveniente dai Camaldoli di Napoli. 1 La ta-
vola è del 1420 e il nostro affresco appartiene
presso a poco allo stesso tempo.
L'arte senese, quasi sempre contaminata da
Fig. 8 - Madonna col Bambino. rìcordi bizantini, produce cose che meritano ap"
Bitetto, S. Maria Vetere. pena menzione ;2 nello stesso tempo sono im-
portati dipinti in tavola di artisti che apparten-
partengono ad altre regioni. Il Vasari ricorda in Sant'Agostino di Bari « un crucifisso din-
collegati ai quattrocentisti del gotico fiorito. Rappre- naccia, / monumenti medi-nevati in Terra di Bari,
sentano l'Annunciazione, San Giorgio che uccide il 1, Bari, 1915, p. 48).
drago mentre la principessa, di profilo, con alta ca- Nella stessa chiesa presentano stile affine alcune
pigliatala, vestita di opelanda, assiste nel fondo é da storie della Genesi (Creazione della donna, l'Eterno
un castello turrito s'affacciano vari personaggi, e San- trifronté in trono, il peccato originale); vari episodi
t'Eustachio a cavallo, a torto ritenuto dal Gigli, della vita di Sant'Elena (si riconoscono: Sant'Elena
op. cit., p. 69, che ne dà la riproduzione, come uno' a cavallo che consulta i sapienti, Giuda estratto dalla
dei conti di Lecce. cisterna, il miracolo e l'adorazione della croce); una
1 Riprod. da A. Colasanti, Gentile da Fabriano, seconda Crocefissione molto drammatica e due santi
Bergamo, 1909, p. 95. Cfr. Crowe e Cavalcaselle, entro una nicchia (riprod. dal Vinaccia, op. cit.,
op. cit., II, p. 352. p. 49); un Cristo fra San Pietro e San Paolo e tre
2 Una Crocefissione della chiesa di Santa Croce storie della vita sua (resti di Annunciazione, Cena e
presso Andria, da riferirsi ai primi del Quattrocento, Crocefissione).
offre tale tipico e grossolano miscuglio con prevalenza Si può ravvicinare a questi dipinti ritardatari ai
di forme [bizantine (vedine In riproduzione in A. Vi- quali è attribuita un'antichità veneranda, la Madonna
Durante il secolo XV continua, nella pittura a fresco di Terra di Bari, l'influsso senese
che già era apparso nell'arte del Trecento e va ricordato come parte di questa corrente, un
simpatico e luminosissimo affresco con la Madonna e il Bambino] nella chiesa di Santa Maria
Vetere a Bitetto. La Vergine era in origine a tutta figura, ma oggi, mutilato il dipinto, l'im
magine pia si vede solo in parte, seduta sopra
un trono gotico a forma di tempietto, con arco
tri lobo a fianco del quale sorge una torre con
archi e con bifore (fig. 8).
Il Putto, coperto da un velo bianco, bene-
dice volto a sinistra al donatore (ora scomparso)
che presentava il modello di una chiesa. L'in-
carnato è rosa caldo e il biondo dei capelli che
incoronano la Vergine e il celeste chiaro del
manto foderato di verde, danno all'affresco una
impronta vivace e festosa secondo il cromatismo
intonato, musicale — direi — dell'arte gotica
che le recenti volgari dorature a porporina delle
aureole e del fermaglio gigliato, turbano un poco.
La gaia colorazione è la dolcezza dei tipi accen-
nano ad un influsso senese che viene quasi sicu-
ramente da Napoli. Influsso tanto più facile ad
ammettersi in quanto i contorni angolosi delle
figure e il panneggiare del Putto a minute piego-
line, ha rapporti con una Madonna col Bimbo fra
quattro angeli di Pietro di Domenico da Monte-
pulciano, oi a al Museo Metropolitano di New York,
ma proveniente dai Camaldoli di Napoli. 1 La ta-
vola è del 1420 e il nostro affresco appartiene
presso a poco allo stesso tempo.
L'arte senese, quasi sempre contaminata da
Fig. 8 - Madonna col Bambino. rìcordi bizantini, produce cose che meritano ap"
Bitetto, S. Maria Vetere. pena menzione ;2 nello stesso tempo sono im-
portati dipinti in tavola di artisti che apparten-
partengono ad altre regioni. Il Vasari ricorda in Sant'Agostino di Bari « un crucifisso din-
collegati ai quattrocentisti del gotico fiorito. Rappre- naccia, / monumenti medi-nevati in Terra di Bari,
sentano l'Annunciazione, San Giorgio che uccide il 1, Bari, 1915, p. 48).
drago mentre la principessa, di profilo, con alta ca- Nella stessa chiesa presentano stile affine alcune
pigliatala, vestita di opelanda, assiste nel fondo é da storie della Genesi (Creazione della donna, l'Eterno
un castello turrito s'affacciano vari personaggi, e San- trifronté in trono, il peccato originale); vari episodi
t'Eustachio a cavallo, a torto ritenuto dal Gigli, della vita di Sant'Elena (si riconoscono: Sant'Elena
op. cit., p. 69, che ne dà la riproduzione, come uno' a cavallo che consulta i sapienti, Giuda estratto dalla
dei conti di Lecce. cisterna, il miracolo e l'adorazione della croce); una
1 Riprod. da A. Colasanti, Gentile da Fabriano, seconda Crocefissione molto drammatica e due santi
Bergamo, 1909, p. 95. Cfr. Crowe e Cavalcaselle, entro una nicchia (riprod. dal Vinaccia, op. cit.,
op. cit., II, p. 352. p. 49); un Cristo fra San Pietro e San Paolo e tre
2 Una Crocefissione della chiesa di Santa Croce storie della vita sua (resti di Annunciazione, Cena e
presso Andria, da riferirsi ai primi del Quattrocento, Crocefissione).
offre tale tipico e grossolano miscuglio con prevalenza Si può ravvicinare a questi dipinti ritardatari ai
di forme [bizantine (vedine In riproduzione in A. Vi- quali è attribuita un'antichità veneranda, la Madonna