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ENRICO MAUCERI
Tale monumento fu compiuto da Andrea Mancino e da Giovanni Gagini, il figlio
primogenito di Domenico, morto giovanissimo, come appare dal contratto in data 9 marzo,
XI ind. 1492.1 Con esso i due scultori si obbligano col magnifico Nicolò Giacomo
di Samo, milite e cittadino della città di Girgenti, qual procuratore del magnifico
Giosuè De Marino, figlio primogenito ed erede universale del quondam Gaspare De Ma-
rino barone di Muxaro, e con la magnifica Lucrezia, madre del detto Giosuè, a co-
struire e compiere il sepolcro marmoreo, giusta il disegno conservato presso il prefato
procuratore, da consegnarsi e collocarsi, alla fine di ottobre del prossimo anno, nella
cappella della maggiore chiesa di Girgenti, ove era appunto sepolto il De Marino.
Credo che l'opera del Mancino si sia limitata soltanto all'arco e ai bassorilievi con
le figure della Vergine, di S. Gerolamo e S. Gerlando, che sono alquanto scadenti. Egli
peraltro è noto come decoratore, e non ebbe mai importanza .come figurista.
Al contrario, Giovanni Gagini, educato nella scuola del padre, esordì bene nel-
l'arte, e sarebbe riuscito valoroso, se la morte non lo avesse rapito immaturamente.
T particolari del sepolcro ricordano la maniera di Domenico (vedasi il monumento
Montaperto nella cattedrale di Mazzara) con influenze lauranesche, ma di una esecu-
zione certamente inferiore, data l'età del giovane artista.
Enrico Mauceri.
1 Cfr. Di Marzo e Mauceri, in L'Arte, a. VI, fase. V-VIL
ENRICO MAUCERI
Tale monumento fu compiuto da Andrea Mancino e da Giovanni Gagini, il figlio
primogenito di Domenico, morto giovanissimo, come appare dal contratto in data 9 marzo,
XI ind. 1492.1 Con esso i due scultori si obbligano col magnifico Nicolò Giacomo
di Samo, milite e cittadino della città di Girgenti, qual procuratore del magnifico
Giosuè De Marino, figlio primogenito ed erede universale del quondam Gaspare De Ma-
rino barone di Muxaro, e con la magnifica Lucrezia, madre del detto Giosuè, a co-
struire e compiere il sepolcro marmoreo, giusta il disegno conservato presso il prefato
procuratore, da consegnarsi e collocarsi, alla fine di ottobre del prossimo anno, nella
cappella della maggiore chiesa di Girgenti, ove era appunto sepolto il De Marino.
Credo che l'opera del Mancino si sia limitata soltanto all'arco e ai bassorilievi con
le figure della Vergine, di S. Gerolamo e S. Gerlando, che sono alquanto scadenti. Egli
peraltro è noto come decoratore, e non ebbe mai importanza .come figurista.
Al contrario, Giovanni Gagini, educato nella scuola del padre, esordì bene nel-
l'arte, e sarebbe riuscito valoroso, se la morte non lo avesse rapito immaturamente.
T particolari del sepolcro ricordano la maniera di Domenico (vedasi il monumento
Montaperto nella cattedrale di Mazzara) con influenze lauranesche, ma di una esecu-
zione certamente inferiore, data l'età del giovane artista.
Enrico Mauceri.
1 Cfr. Di Marzo e Mauceri, in L'Arte, a. VI, fase. V-VIL