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GALASSO CALASSI PITTORE (*>
il primo e più antico pittore ferrarese, del quale
particolar menzione a guisa di storica relazione fare
si possa, tralasciando quelli de’ quali nell’ antece-
dente introduzione si è fatto ricordo, e poco più
che ’l nome hanno di memorabile , si fu Galasso
Galassi; di cui hanno, dato ragguaglio diversi scrit-
tori, i quali hanno avuto il fondamento di dire e
commendare quelle operazioni che ai loro tempi
erano in essere, e che dopo il corso di molti anni
si sono perdute; di modo che se fino ai giorni
presenti aspettato si fosse a darne conto, nessuna
(*) Il Tiraboschi ( Sfar. Leth T 4* 3. cap, 6. n. io. ) propone che i due
ferraresi pittori Galasso e Gelasio possano essere una sola persona. Trala-
sciando la diversità delle epoche, in cui sembra che vivessero, osserveremo col
Frizzi ( Mem. per la Stor. di Ferr. Tom. 3. pag. 149.7 che Galasso è nome
alterato di Galeazzo non di Gelasio. Resta poi a sapersi per qual ragione dal
Borsetti ( Hist. Ferr. Gymn. T. a. p. 43o. e dagli altri che vennero in segui-
to, fosse questo antico pittore chiamato Galasso ^Ighisi^ quando nè il Vasari,
nè gli scrittori bolognesi e ferraresi così giammai lo chiamarono. Certo è eh’ egli
negli affreschi che fece a Mezzaratta fuor di Bologna non scrisse che il suo no-
me e la data; così una tavola acquistata recentemente dalla pubblica Pinacoteca
di Ferrara con entrovi il Padre Eterno, che ha tutt’ i caratteri per assegnarlo
a Galasso, ha in fondo la marca , ed altra tavoletta della Quadrerìa Co-
stabili, ove la visita de’ Magi con folto popolo, ed il ritratto d’ un personaggio
sopra un cavallo, ha sulla coscia la marca G. G., lettere che non favoriscono il
cognome d’ Alghisi.
GALASSO CALASSI PITTORE (*>
il primo e più antico pittore ferrarese, del quale
particolar menzione a guisa di storica relazione fare
si possa, tralasciando quelli de’ quali nell’ antece-
dente introduzione si è fatto ricordo, e poco più
che ’l nome hanno di memorabile , si fu Galasso
Galassi; di cui hanno, dato ragguaglio diversi scrit-
tori, i quali hanno avuto il fondamento di dire e
commendare quelle operazioni che ai loro tempi
erano in essere, e che dopo il corso di molti anni
si sono perdute; di modo che se fino ai giorni
presenti aspettato si fosse a darne conto, nessuna
(*) Il Tiraboschi ( Sfar. Leth T 4* 3. cap, 6. n. io. ) propone che i due
ferraresi pittori Galasso e Gelasio possano essere una sola persona. Trala-
sciando la diversità delle epoche, in cui sembra che vivessero, osserveremo col
Frizzi ( Mem. per la Stor. di Ferr. Tom. 3. pag. 149.7 che Galasso è nome
alterato di Galeazzo non di Gelasio. Resta poi a sapersi per qual ragione dal
Borsetti ( Hist. Ferr. Gymn. T. a. p. 43o. e dagli altri che vennero in segui-
to, fosse questo antico pittore chiamato Galasso ^Ighisi^ quando nè il Vasari,
nè gli scrittori bolognesi e ferraresi così giammai lo chiamarono. Certo è eh’ egli
negli affreschi che fece a Mezzaratta fuor di Bologna non scrisse che il suo no-
me e la data; così una tavola acquistata recentemente dalla pubblica Pinacoteca
di Ferrara con entrovi il Padre Eterno, che ha tutt’ i caratteri per assegnarlo
a Galasso, ha in fondo la marca , ed altra tavoletta della Quadrerìa Co-
stabili, ove la visita de’ Magi con folto popolo, ed il ritratto d’ un personaggio
sopra un cavallo, ha sulla coscia la marca G. G., lettere che non favoriscono il
cognome d’ Alghisi.