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Baruffaldi, Girolamo
Vite de' pittori e scultori Ferraresi (Band 1) — Ferrara: Taddei, 1844

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https://doi.org/10.11588/diglit.63256#0478

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— 404 —

NICOLÒ ROSELLI PITTORE


Chiunque visita le chiese della città di Ferrara,
e quella specialmente della ducale Certosa, d’ogni
maestà e d’ogni ornamento fornita, resta ammirato
in vedere, e non sapere da qual mano siano dipinte
quelle dodici eguali tavole che stanno collocate agli
altrettanti altari delle cappelle da ambi i lati dis-
poste prima di passare alla grandiosa crociera.
Mostrano queste dodici tavole i principali misterj
della vita e morte del Redentor nostro Gesù Cristo
colorite tutte d’una certa foggia uniforme e d’ un
rossiccio colore per tutto il quadro, che pajono
fatte a pastello, al che corrisponde anche il disegno
giusto sì, ma troppo quasi minuto e studiato. Tut-
tavia mostrano, che F autore avea voglia d’ acco-
starsi a Raffaello in qualche cosa, e qualche altra
cosa amava che comparisse sul gusto del Garofalo,
e del Bagnacavallo. In somma è questo fare un
modo tutto da se, ma che vive d’ alimenti altrui,
trasformati poi a proprio uso, e più contraffatti che
imitati, o, se imitati, troppo certamente carichi
di colore (1).

(i) Altre volte volle andane sull’orme de’Dossi e male non riuscì. Fu detto
che imitasse il Carpi, ma cB provenne dalla imitazione del Garofalo, che al
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