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STEFANO FALZAGALLONI PITTORE
DETTO STEFANO DA FERRARA
ilo più volte sospesa la penna dallo scrivere
cosa alcuna intorno a questo nostro antico pittore,
riflettendo alle sue poche e pressoché sconosciute
operazioni. Ma poi rileggendo ciò che di quelle ne
scrive il Vasari con lode, dicendo esser esse poche
ma ragionevoli, non ho voluto in conto alcuno de-
fraudarlo della dovuta menzione fra gli altri ferra-
resi, ben persuaso che molto valore è necessario
per ottenere una lode anche mediocre dal detto
scrittore, per lo più scarso verso di que’ pittori, i
quali non siano di nazione toscana.
Ch’ egli fosse ferrarese, chiaramente lo abbiamo
dal mentovato Vasari là dove terminando la vita
d’Andrea Mantegna, chiamò suo stretto amico que-
sto Stefano ferrarese, ma di qual cognome e fami-
glia egli si fosse non ho potuto meglio assicurarmene,
che incontrandomi a leggere gli antichi libri dell’ ar-
chivio dell’ arciconfraternita della Morte di Ferrara
dove stanno diligentemente registrati tutti i morti
che da quella pia confraternita si accompagnavano
al sepolcro. Ivi adunque nel libro dell’ anno 1500
i
STEFANO FALZAGALLONI PITTORE
DETTO STEFANO DA FERRARA
ilo più volte sospesa la penna dallo scrivere
cosa alcuna intorno a questo nostro antico pittore,
riflettendo alle sue poche e pressoché sconosciute
operazioni. Ma poi rileggendo ciò che di quelle ne
scrive il Vasari con lode, dicendo esser esse poche
ma ragionevoli, non ho voluto in conto alcuno de-
fraudarlo della dovuta menzione fra gli altri ferra-
resi, ben persuaso che molto valore è necessario
per ottenere una lode anche mediocre dal detto
scrittore, per lo più scarso verso di que’ pittori, i
quali non siano di nazione toscana.
Ch’ egli fosse ferrarese, chiaramente lo abbiamo
dal mentovato Vasari là dove terminando la vita
d’Andrea Mantegna, chiamò suo stretto amico que-
sto Stefano ferrarese, ma di qual cognome e fami-
glia egli si fosse non ho potuto meglio assicurarmene,
che incontrandomi a leggere gli antichi libri dell’ ar-
chivio dell’ arciconfraternita della Morte di Ferrara
dove stanno diligentemente registrati tutti i morti
che da quella pia confraternita si accompagnavano
al sepolcro. Ivi adunque nel libro dell’ anno 1500