— 159 —
MICHELE CORTELINI PITTORE
Viveva nel medesimo tempo Michele Cortelini
pittore ferrarese (1) non menzionalo da alcuno scrit-
tore fuorché dall’ Orlandi nell’ Abbecedario pittorico,
dal quale furono dipinte sulla antica maniera alcune
tavole nella chiesa di s. Andrea, cioè la tavola al-
l’altare de’ Libanori con sopra dipintavi M. Vergine,
s. Gio, Battista, s. Michele ed altri santi in piede,
fatta l’anno 1506 (2), e 1’ altra che rappresenta il
martirio del levita s. Lorenzo in atto di essere ri-
voltato sulla graticola da un manigoldo, la quale
fu colorita undici anni dopo, cioè l’anno 1517, co-
me appare dal nome e dal millesimo che sta sot-
toscritto non tanto a questa (3), quanto ad altra
tavoletta in semicircolo situata in una nicchia sopra
(i) Dalla sembianza dello stile, migliore però nelle teste, come saviamente
osserva Lanzi, venne congetturato compagno di scuola col Costa, o pure di lui
discepolo , secondo la opinione del Cittadella , ma non in modo da potersi con-
fondere con luì, come pensa questo autore, e tanto meno con Ercole Grandi
nel già nominato s. Sebastiano nella chiesa di s. Paolo.
(a) A piedi del quadro, in una dipinta cornice, leggesi michaelis ( de ) corte
lijìis ( così ) Mcccccmni. Bella e conservatissima tavola, con teste assai signifi-
canti , specialmente quella del s. Giovanni che sembra del Francia.
(3) Tanto di questa tavola, come della seguente lunetta, ignoriamo il destino.