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Baruffaldi, Girolamo
Vite de' pittori e scultori Ferraresi (Band 1) — Ferrara: Taddei, 1844

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https://doi.org/10.11588/diglit.63256#0178

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— 132 —
ERCOLE GRANDI PITTORE, DETTO ERCOLE DA FERRARA


Ercole Grandi fu figlio di Giulio Cesare, e na-
cque in Ferrara 1’ anno dell’ umana redenzione 1491
di famiglia illustre (1), la quale in persona di Giulio
Cesare iuniore ebbe un vescovo della città d’An-
(i) Ci duole non esser più in tempo di purgare la svista incorsa nella prima
annotazione a pag. ,5 di questa edizione, ove inconsideratamente, prima d’aver
studiata la vita di Ercole Grandi, abbiamo lasciata correre la data della di lui
nascita quale la recò il Baruffaldi, ed altri in seguito, quando è certo che im-
ponenti ragioni conducono il buon critico a credere diversamente. Sembra con
ogni probabilità che il nostro autore ne levasse la notizia da una lapide sepol-
crale che esisteva in Ferrara nella chiesa vecchia di S. Domenico, come in se-
guito saremo per vedere. Con quel fallace calcolo, alla partenza del Costa da
Bologna poco dopo il i5o6, come da noi si pensò, non avrebbe avuto il Grandi
che poco più di quindici anni, età troppo fresca per crederlo abile al prosegui-
mento delle importanti incombenze del Costa nel farraginoso lavoro della cappella
Garganella Posto ciò, quando ed in quale età avrebbe egli avuti i primi rudi-
menti dal Costa ? Come avrebbelo anzi superato anche prima nel pieduccio del-
F altare Griffoni in S. Petronio? Bisogna però osservare, che il Vasari opina
diversamente, dicendo che Ercole fu invitato da Domenico Garganelli al prose-
guimento di que’ dipinti dopo la morte del Costa, nel qual caso sarebbe egli
stato nella età di 44 anni, secondo il computo già divisato; ma come il Vasari
si confuse nel nominare il tempio ov’ era la cappella Garganelli, può avere
errato eziandio nell’ epoca del lavoro, non essendo troppo probabile che il pro-
prietario attendesse ben ventinove anni a farvi riporre i pennelli, correndone
altrettanti dalla avvisata partenza alla morte del Costa. Lo schiarire tutte que-
ste confusioni rendesi assai difficile, non arrivando sì addietro i libri battesimali
di Ferrara, non che il necrologio, il quale per avventura avrebbe potuto aiutar-
ci , stante che vi si nota spesso la età degli individui ivi trascritti. In difetto
di tutto ciò, bel lume dà opportunamente la scoperta fatta dall’ indagatore di
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