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Baruffaldi, Girolamo
Vite de' pittori e scultori Ferraresi (Band 1) — Ferrara: Taddei, 1844

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https://doi.org/10.11588/diglit.63256#0341

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— 27S —
nem interficit, regisque filiam a morie liberal (1). —
Nel secondo si vede quando viene con uncini
scarnificato, legato ed appeso ad un albero, cosi
dicendo lo scritto — Facibus , sale, et ungulis Geor-
gii corpus tortores excruciant. —
Nel terzo si mostra quando s. Giorgio resta illeso
dalla ruota ferrata, come spiegano queste parole
— In rota positus, deinde in sartagine plumbo lique-
falo Georgius torquetur mdlv. (2). —
Nel quarto finalmente avvi quando s. Giorgio vie-
ne decapitato, con queste lettere — Capitis abscis-
sione, martyrii coronavi adeptus est, e nell’ ornato
a destra di chi guarda Factum Ferrariae mdlii. —
Da me non si è preteso disporre la serie di questi
arazzi per ordine di tempo in che furono lavorati,
ma solamente secondo l’ordine degli atti di que’ santi.
Per altro ebbero i Dossi la libertà di fare a saltel-
loni queste storie, come più era loro in piacere,
bensì que’ tre, i quali sono notati del millesimo
convien dire che fossero gli ultimi, e specialmente
i due lavorati dal solo Dosso (3).
(1) Sul piano, in un sasso leggesi i555.
(2) La iscrizione è diversa, mentre fra cespugli leggesi in un cartello — Factum
Ferrariae m . b . un.
(3) Il riformatore di queste vite aggiunse rettamente che dallo stesso mille*
simo si deduce non avervi avuta mano il Pordenone, come alcuni credono f
mentre sappiamo che questi morì nel i53g. Il Vasari però scrisse che il Por-
denone venne in Ferrara chiamatovi dal Duca per disegnare arazzi, non es-
sendo in Ferrara buoni disegnatori per soggetti di guerra^ nel che è ribattuto
dal Lanzi, ma non disse già che quel valente pittore fosse incaricato per quelli
del Duomo. Lo Scalabrini assai più tardi ( Chiese di Ferrara pag. \t\ ) fu que-
gli che aggiunse a capriccio che il Pordenone fu condotto dal Duca Ercole II.
da Fenezia a tal effetto per compirli essendo già morti i Dossi. Asserto fal-
sissimo, essendo morto il vecchio Dosso dopo il i56o, e Battista nel 154&- Potè
il Pordenone essere incaricato di disegni per arazzi della Corte Estense , cosa
ben più analoga alla di lui chiamata fatta dal Duca. In un ms. anonimo della
Costabiliana ( Mise* n. 687 ) si legge che il lavoro di quelli del Duomo durò
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