Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Baruffaldi, Girolamo
Vite de' pittori e scultori Ferraresi (Band 1) — Ferrara: Taddei, 1844

DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.63256#0553

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
— 467 —
all’ aitar maggiore nella chiesa della Morte, finora
incogniti a tutti.
ficatori di diverso sesso. Nel riparto di mezzo, al di sopra un grottesco di figure
ed animali, ed al di sotto una bella cariatide, che reca in capo un bizzarro
calato colmo di frutti, entro un tempietto formato da altrettante piccole caria-
tidi. Sulli piedestalli due figure nude ricevono fiori da due altre figure che sol-
levano un paniere frugifero. Nell’ ultimo riparto, ornato di quattro cariatidi
frugifere, siede nel mezzo una donna con fascia svolazzante sopra il capo, e
che tiene fermata con ambe le mani : al di sotto 1’ Abbondanza con cornucopia
nella sinistra, e ramo d’ alloro nella destra. Nella facciata di contro alla fine-
stra , sta nel mezzo uno specchio diviso in sei parti, adornato di colonnette ei
telamoni di tutto rilievo, ma di poco buona scoltura, che sembrano moderni
e posti a rimpiazzare gli antichi, forse trafugati ; nella cornice di mezzo stanno
rane, uccelletti, lucertole, e lumache. Al di sotto dello specchio, stanno altri
due specchi più moderni, ed una trista pittura in cambio della antica. Nella
facciata a sinistra della finestra, scorgonsi altri tre compartimenti con tempiet-
to , e sacrificatori con qualche varietà delle figure di contro, vedendovisi Mi-
nerva in faccia alla figura della Abbondanza. Sopra alla finestra, nella spalla-
tura , sfoggiò il pittore tutta la sua maestria in un Apollo citaredo di sì vaghe
forme, e di sì cara fisonomia che è una meraviglia. È contornato di belli e
capricciosi ornati, ma i laterali della finestra essendo forse stati involati,
furono modernamente imitati assai male, come fu assai mal formato ad inta-
gli il parapetto della finestra medesima, ai di cui lati vedesi dipinto lo stem-
ma del Comune, e quello d’un Caleagnini, il quale facilmente ordinò la ripa-
razione in tempo eh5 era in carica di Giudice de’ Savj. Restano all’ intorno
buone candelliere dell’ antico dipinto, ma la soffitta fu ripiegata con un quadro
di più recente pennello esprimente 1’ Aurora sul suo carro.
Non molto lungi, nello stesso appartamento, Bastianino aveva dipinta, come
abbiamo veduto, una cappellina domestica, che viene rammentata dal Barotti
(Pitture p. 189^ , e dal Cittadella ( Calai. Tom. a pag, i43).
Sebastiano Filippi non è troppo ben conosciuto fuori di patria, e perciò tal-
volta viene confuso con altri. Così in Napoli nella R. Galleria Borbonica dal-
F Aloe ( Guide pour la Gallerie des tableaux etc. pag. 43 della parte prima )
viene attribuito a Dosso Dossi un santo vescovo che ha tutti i caratteri di Ba-
stianino , ed a pag. 5a della parte seconda una di lui Madonna viene creduta
di scuola fiorentina.

FINE DEL PRIMO VOLUME.
Bildbeschreibung
Für diese Seite sind hier keine Informationen vorhanden.

Spalte temporär ausblenden
 
Annotationen