DOI Artikel:
Cantarelli, Luigi: L' iscrizione di Ancyra, [2]
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.13631#0078
68
1/ iscrizione di Ancyra
1) Il monumento Ancyrano, per quanto spetta all'indole e
natura sua, non può essere considerato nè come il testamento
politico, nè come il rendiconto, nò come la iscrizione
sepolcrale di Augusto; esso è un monumento sui generis che
non trova posto in nessuna categoria determinata di documenti
epigrafici (cf. Cagnat, Épigì-aphie latine, p. 162); ma in man-
canza di meglio, continuiamo pure a chiamarlo con uno dei titoli,
del resto punto felici, che dai contemporanei di Augusto gli ven-
nero attribuiti.
2) Augusto, non definendo il suo scritto, ne lasciò incerto
e indeterminato lo scopo; l'esservi, peraltro, enumerate, come si
è visto, soltanto le cose, il cui ricordo doveva riuscire di onore
e gloria per l'impero romano e pel suo fondatore, potrebbe farci
ritenere che lo scritto di Augusto altro non fosse che l'apolo-
gia postuma dell'opera sua('); ma siccome il nostro sa-
rebbe un puro apprezzamento subbiettivo che le fonti non con-
forterebbero, con la loro testimonianza, amiamo meglio finire dichia-
rando che, a nostro avviso, questo secondo punto della questione
sollevata dal Bormann intorno al monumento Ancyrano, è un pro-
blema affatto insolubile (2).
L. Cantarelli.
(') Se bene ho compreso, di questa opinione sarebbe anche l'Herzog
(Rom. Staatsverfassung, II, p. XII) quando dice che Augusto « seit er die
Rekonstruktion des Gemeinwesens in versohnendern Sinn in die Hand ge-
nommen, war er bemuht, durch Eeden vor Senat und Volk die Iìomer von
der Redlichkeit seiner Intentionen und dem Verdienstlichen und Richtigen in
soinem Werk zu iiberzeugen. Dies will er nun, ernstlich hemiiht uni seinen
Nachruhra wie um das Gelingen seiner Lebensarbeit, auch noch vom Grabe
aus thun in monumentaler Weise».
(2) Anche il Mommsen (Ilist. Zeitschrift, XXI, p. 336) confessa che
lo scopo propostosi da Augusto, col suo scritto, « es ist ein geschichtliches
Èreigniss und allerdings ein Probi cm».
1/ iscrizione di Ancyra
1) Il monumento Ancyrano, per quanto spetta all'indole e
natura sua, non può essere considerato nè come il testamento
politico, nè come il rendiconto, nò come la iscrizione
sepolcrale di Augusto; esso è un monumento sui generis che
non trova posto in nessuna categoria determinata di documenti
epigrafici (cf. Cagnat, Épigì-aphie latine, p. 162); ma in man-
canza di meglio, continuiamo pure a chiamarlo con uno dei titoli,
del resto punto felici, che dai contemporanei di Augusto gli ven-
nero attribuiti.
2) Augusto, non definendo il suo scritto, ne lasciò incerto
e indeterminato lo scopo; l'esservi, peraltro, enumerate, come si
è visto, soltanto le cose, il cui ricordo doveva riuscire di onore
e gloria per l'impero romano e pel suo fondatore, potrebbe farci
ritenere che lo scritto di Augusto altro non fosse che l'apolo-
gia postuma dell'opera sua('); ma siccome il nostro sa-
rebbe un puro apprezzamento subbiettivo che le fonti non con-
forterebbero, con la loro testimonianza, amiamo meglio finire dichia-
rando che, a nostro avviso, questo secondo punto della questione
sollevata dal Bormann intorno al monumento Ancyrano, è un pro-
blema affatto insolubile (2).
L. Cantarelli.
(') Se bene ho compreso, di questa opinione sarebbe anche l'Herzog
(Rom. Staatsverfassung, II, p. XII) quando dice che Augusto « seit er die
Rekonstruktion des Gemeinwesens in versohnendern Sinn in die Hand ge-
nommen, war er bemuht, durch Eeden vor Senat und Volk die Iìomer von
der Redlichkeit seiner Intentionen und dem Verdienstlichen und Richtigen in
soinem Werk zu iiberzeugen. Dies will er nun, ernstlich hemiiht uni seinen
Nachruhra wie um das Gelingen seiner Lebensarbeit, auch noch vom Grabe
aus thun in monumentaler Weise».
(2) Anche il Mommsen (Ilist. Zeitschrift, XXI, p. 336) confessa che
lo scopo propostosi da Augusto, col suo scritto, « es ist ein geschichtliches
Èreigniss und allerdings ein Probi cm».