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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 17.1889

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https://doi.org/10.11588/diglit.13631#0056

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Bibliografia

BIBLIOGRAFIA

Archivio storico dell'arte, annoi, fase. YII, luglio 1S88.
Roma, L. Pasqualucci.

Gnoli, Le demolizioni in Roma — il palazzo dei Bini.

Il palazzo recentemente demolito nella via del Consolato,
accanto alla chiesa di S. Maria della Purificazione, degli Oltra-
montani, apparteneva, non ai Fugger, ma ai Bini, grandi mercanti
e banchieri fiorentini, che ebbero in Roma il loro banco presso
quello di Agostino Chigi, di Bindo Altoviti ecc. Il palazzo ora
stato edificato da Bernardo Bini, che ridusse in ima due case
de' Cesarini, avute da esso in enfiteusi perpetua, e poi dal figlio
Pietro, nel 1519, in diretto dominio. I due putti sorreggenti lo
stemma dei Bini, che adornavano la gran sala a pianterreno del
palazzo, è da ritenere che fossero dipinti da Pierin del Vaga (').

f1) Di questa casa de' Bini in via del Consolato n. 4 la Commissione
archeologica comunale si è occupata con amore e diligenza, sino dall'epoca
nella quale, la variazione al tracciato di via Nazionale approvata dal Con-
siglio, ne rese inevitabile la demolizione.

Con lettera del 31 ottobre 1887 (n. 1320) la Commissione pregava le
Autorità comunali: 1° a far riprodurre in fotografìa l'edificio, da due otre
punti di vista; 2° a far numerare i marmi e le pietre del portico, architet-
tato a quanto dicesi da Raffaello: riportando detti numeri in un disegno a
grandi proporzioni, e ciò per rendere possibile la ricostruzione di quell'ele-
gante peristilio in qualche edificio di villa o giardino.

L'Amministrazione comunale con lettera del 10 novembre 1887 (n. 4711)
 
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