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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 17.1889

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Lanciani, Rodolfo Amedeo: Il foro di Augusto, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13631#0083

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Il foro di Aicr/usto

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IL FORO DI AUGUSTO

Nella precedente relazione ' (pag. 26 seg.) ho proposta e ven-
tilata a priori la questione corcernente i piedistalli scritti del
foro di Augusto, ed il maggiore o minor grado di probabilità
del loro ritrovamento nel corso dei nostri scavi. Vedremo ora
se le scoperte già fatte corrispondano alla teoria, e se le previ-
sioni espresse in quell'articolo trovino conferma- nell'esperienza.

Dichiaro in primo luogo di aver commesso errore supponendo
che le « elogia clariorum ducimi » fossero tutte incise su pie-
distalli o basi, simili a quelle che sostengono le statue
onorarie dei personaggi illustri dell'impero ; tagliate cioè da un
grosso cubo di marmo, con cornice di base e di coronamento ecc.
Gli elogi del foro di Augusto vanno divisi in due classi. La prima
comprende quelli incisi negli zoccoli o plinti delle statue
rispettive: la seconda quelli incisi in lastre marmoree scorni-
ciate. Ciò non esclude la esistenza di piedistalli scritti : ma finora
non se ne è trovata traccia.

Gli zoccoli o plinti delle statue sono intagliati in massi
di marmo candidissimo, larghi nella fronte m. 0,88. grossi di
fianco m. 0,59, alti m. 0,37, con semplice listello-di riquadra-
tura. Le loro iscrizioni, incise con la perfezione propria del
secolo d'oro, constano di tre o, tutt'al più, di quattro linee: la
prima delle quali contiene il nome, in caso retto, di colui
cui la statua fu dedicata, le altre contengono o il suo g cursus

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