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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 17.1889

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Gatti, Giuseppe: Trovamenti risguardanti la topografia e la epigrafia urbana, [32]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13631#0101

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e la epigrafia urbana

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trovasi indicato col nome di doctor cohortis e campidoctor
Si hanno molti esempi epigrafici, che ricordano exercitatores di
varie milizie ; e quasi tutti sono centurioni legionarii, distaccati
dalle legioni e deputati a tale officio (-).

Ma nella nostra lapide non si tratta certamente di un of-
ficio militare, nè di funzione che sia in relazione diretta con la
milizia. Il Felix, che dedicò ad Ercole l'ara e che non aveva
alcun grado militare, non può intendersi come liber{tus) Augusti ;
giacché non solo sarebbe del tutto strano e contrario all'uso
siffatto modo di appellazione, ma non potrebbe mancare il nome
gentilizio dell'imperatore, del quale il servo affrancato avrebbe
dovuto gloriarsi con legittima ambizione. Egli, nominandosi in-
vece col solo cognome, fa conoscere che manteneva tuttora lo
stato servile. Onde credo, che la parola LIBER • sia da intendere
piuttosto come dichiarativa dell'officio di exercitaior ; ed in que-
sto caso dovremo leggere: exercitaior liber(orum) Augusti. Si
tratta dunque di un servo imperiale, il cui incarico era quello
d'istruire i figli dell'imperatore nell'arte di cavalcare; sì come
taluni centurioni di legioni istruivano i militari nelle medesime
esercitazioni equestri.

Nè cotesto officio di exercitaior è nuovo fra i servi della
casa augusta; perocché in una lapide africana (Ephem. epigr.
"V> 366 p. 304) è menzionato un Primus, Caesaris nostri servus,
con la qualifica di exerchitator cursorum (3). Come il collegium

(') V. Marquardt, ròm. Staatsverw."- IL p. 548; Mommsen, Ephem.
epigr. V p. 113, 5.

"(2) Exercitator legionis II acliutricis (C.I.L. Ili, 3470); — equitum
praetorianorum (C. I. L. VI, 2464) ; — equitum speculatorum (C. I. L. XI,
395); — mUitum frumentariorum (CI. L. Vili, 1322); equitum singula-
rium (C. I. L. VI, 225. 226. 228; Vili, 2825; Bull. com. 1885 p. 151.
153, 1886 p. 98: cf. Henzen, Annali d. Istit. 1885 p. 279).

(3) Il Mommsen, Ephem. epigr. V p. 113 accenna, aver giustamente
il dott. Schmidt riconosciuto che questo medesimo officio è indicato da
Petronio (c. 29), quando menziona il grex cursorum cum magistro se exer-
cens, nella casa di Trimalcione.
 
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