Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (17.1889)

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UNA TESTA DI AUGUSTO.

Una tenta di Augusto

(Tav. VII).

Nel mese di aprile, eseguendosi lavori di sterro por la co-
struzione della fogna lungo la via Merulana, quasi dirimpetto alla
nuova chiesa ed al monistero di s. Antonio, si è fatto un ritro-
vamento dei più notevoli che siano avvenuti in questi ultimi tempi;
una hellissima testa marmorea di Augusto, maggiore alquanto del
vero, che si trovò incastrata entro un muro dei tempi di mezzo.
Senza frapporre indugio la divulghiamo.

Ricordiamo che nel sito medesimo era stata diseppellita,
del 1887, una statua grande al vero della Fortuna, che venne
descritta nel volume del nostro Bullettàio relativo a quell'anno
(pag. 107), e che fu poi collocata nelle nuove sale del museo al
palazzo dei Conservatori. L'edifizio conosciuto di Roma antica
che sorgesse in maggiore prossimità di quella parte del Celio,
era l'Iseo ed il Serapeo della Regione terza di Augusto, il quale
per molte scoperte di monumenti, sì dei passati tempi come degli
odierni, si pone di comune consenso in vicinanza dalla chiesa dei
santi Piotro e Marcellino.

Numerose oltremodo, in ogni genere di monumenti, sono le
immagini di questo grand' uomo, ordinatore dell'immensa machina
dell'imperio romano, in cui la fortuna grandissima fu pareggiata
da meriti singolari. Se ne vegga la diligente enumerazione presso
il eh. Bernoulli {Róm. Ikondgr. II, pag. 23-52). Quanto ai soli