17G Delle scoperte avvenute nei disterri
ha la fronte baccellata in un verso solo; e coperchio fastigiato,
con antefisse da un lato, e battente scorniciato dall'altro. In una
delle testate del coperchio, in costa, si legge, a caratteri leg-
germente rubricati, il nome :
a CREPEREIA e TRYPHAENA B
Nella corrispondente testata della cassa, sotto la scritta, è
incisa di bassissimo rilievo una scena allusiva alla morte della
fanciulla. La quale vi è rappresentata dormente sul letto funebre,
con la testa appoggiata sulla spalla sinistra. Sulla sponda del
letto, dalla parte de' piedi, è seduta una matrona velata, con lo
sguardo fiso sulla defunta. Presso il capezzale figura virile cla-
midata, atteggiata a profondo dolore.
Il secondo sarcofago, anch'esso di marmo, ma liscio da
ogni parte, è lungo m. 1,98, largo m. 0,51, alto senza il co-
perchio m. 0,36. Porta scritto, o piuttosto graffito, sulla testata
il nomo
D M
a L $ CREPEREI* cs EVHOD<t> s
Il nome, scritto da principio in caso dativo, fu volto in
caso genitivo mediante la sbarra verticale, che dà all'ultima let-
tera l'apparenza di una tp. Ciò si deduce dall'osservazione che
l'asticciuola verticale è rubricata, come tutte le altre lettere,
mentre la O non porta traccia di minio.
Di questo secondo sarcofago ci liberiamo in due parole, di-
cendo che conteneva il nudo scheletro, senz'alcun oggetto od orna-
mento della persona. Ma la scoperta del primo merita una de-
scrizione minuta.
Fu detto poc'anzi che i due monoliti dovevano essere tras-
feriti nel magazzino di deposito, per essere quivi esaminati a
pieno agio e con le dovute precauzioni. Ma appena incominciata
l'opera di sollevamento per adagiare la cassa sui curii, si rico-
ha la fronte baccellata in un verso solo; e coperchio fastigiato,
con antefisse da un lato, e battente scorniciato dall'altro. In una
delle testate del coperchio, in costa, si legge, a caratteri leg-
germente rubricati, il nome :
a CREPEREIA e TRYPHAENA B
Nella corrispondente testata della cassa, sotto la scritta, è
incisa di bassissimo rilievo una scena allusiva alla morte della
fanciulla. La quale vi è rappresentata dormente sul letto funebre,
con la testa appoggiata sulla spalla sinistra. Sulla sponda del
letto, dalla parte de' piedi, è seduta una matrona velata, con lo
sguardo fiso sulla defunta. Presso il capezzale figura virile cla-
midata, atteggiata a profondo dolore.
Il secondo sarcofago, anch'esso di marmo, ma liscio da
ogni parte, è lungo m. 1,98, largo m. 0,51, alto senza il co-
perchio m. 0,36. Porta scritto, o piuttosto graffito, sulla testata
il nomo
D M
a L $ CREPEREI* cs EVHOD<t> s
Il nome, scritto da principio in caso dativo, fu volto in
caso genitivo mediante la sbarra verticale, che dà all'ultima let-
tera l'apparenza di una tp. Ciò si deduce dall'osservazione che
l'asticciuola verticale è rubricata, come tutte le altre lettere,
mentre la O non porta traccia di minio.
Di questo secondo sarcofago ci liberiamo in due parole, di-
cendo che conteneva il nudo scheletro, senz'alcun oggetto od orna-
mento della persona. Ma la scoperta del primo merita una de-
scrizione minuta.
Fu detto poc'anzi che i due monoliti dovevano essere tras-
feriti nel magazzino di deposito, per essere quivi esaminati a
pieno agio e con le dovute precauzioni. Ma appena incominciata
l'opera di sollevamento per adagiare la cassa sui curii, si rico-