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Ara dell'incendio Nerontano
luogo della odierna scoperta corrisponderebbe a siffatta indica-
zione, e il monumento tornato in luce potrebbe essere stato
eretto dinnanzi al pronao del tempio. Ma non deve dimenticarsi
che un'ara compitalicia doveva trovarsi in questo medesimo
luogo: essendoché il terzo sacrario degli Argei, nella terza re-
gione serviana, era indicato nei loro libri sacri: « collis Quiri-
nalis, terticeps, cis aedem Quirini » (Bull. eli. p. 299 sg).
Io son d'avviso che la scoperta dell'ara non possa riferirsi
al tempio di Quirino, che non istava da questa parte dell' « alta
semita » (') ma dentro ai giardini quirinali; nè al terzo sacrario
degli argei, posto « cis aedem Quirini » sull'angolo di un qua-
drivio piuttosto che nel mezzo di una vasta piazza. Ma la sco-
perta non per questo riesce meno importante : che anzi, io la con-
sidero decisamente scoperta di primo ordine, siccome quella che
si rannoda agli avvenimenti fatali del luglio 65 « quando urbs per
novem dies arsit neronianis temporibus ».
I disegni accurati che accompagnano la presente memoria,
mi dispensano dal descrivere minutamente il gruppo scoperto
presso s. Andrea. Veggasi la tavola X.
Dal selciato dell' " alta semita » che si conserva in buono
stato, e che corre alla profondità media di m. 1,83 sotto il
piano di via Venti settembre (2), si discende ad una piazza la-
stricata di travertini, per mezzo di tre gradini della medesima
pietra. I gradini sono larghi m. 0,50 alti m. 0,30, e corrono sotto
(') Il nome di alta semita, attribuito dopo la riforma auguste'a alla
regione sesta è propriamente nome di strada, ed appartiene verosimil-
mente al rettifilo che corre fra le odierne piazzo di Monte Cavallo e di
s. Bernardo alle Terme. Presso o dopo quest'ultima la strada prendeva nome
di vicus portae Collinae. Le prove di questa asserzione saranno date nel
mio volume sulla topografia stradale di Roma antica, di prossima pubbli-
cazione.
(2) L'ho veduto scoprire tre volte. La prima volta nell'anno 1872 con-
forme descrissi nel Bull. com. I, p. 67. La seconda nell'ottobre del 1885,
per la lunghezza di m. 92. La terza nell'ottobre 1888, in occasione dei la-
Tori eseguiti per la venuta dell'imperatore di Germania.
Ara dell'incendio Nerontano
luogo della odierna scoperta corrisponderebbe a siffatta indica-
zione, e il monumento tornato in luce potrebbe essere stato
eretto dinnanzi al pronao del tempio. Ma non deve dimenticarsi
che un'ara compitalicia doveva trovarsi in questo medesimo
luogo: essendoché il terzo sacrario degli Argei, nella terza re-
gione serviana, era indicato nei loro libri sacri: « collis Quiri-
nalis, terticeps, cis aedem Quirini » (Bull. eli. p. 299 sg).
Io son d'avviso che la scoperta dell'ara non possa riferirsi
al tempio di Quirino, che non istava da questa parte dell' « alta
semita » (') ma dentro ai giardini quirinali; nè al terzo sacrario
degli argei, posto « cis aedem Quirini » sull'angolo di un qua-
drivio piuttosto che nel mezzo di una vasta piazza. Ma la sco-
perta non per questo riesce meno importante : che anzi, io la con-
sidero decisamente scoperta di primo ordine, siccome quella che
si rannoda agli avvenimenti fatali del luglio 65 « quando urbs per
novem dies arsit neronianis temporibus ».
I disegni accurati che accompagnano la presente memoria,
mi dispensano dal descrivere minutamente il gruppo scoperto
presso s. Andrea. Veggasi la tavola X.
Dal selciato dell' " alta semita » che si conserva in buono
stato, e che corre alla profondità media di m. 1,83 sotto il
piano di via Venti settembre (2), si discende ad una piazza la-
stricata di travertini, per mezzo di tre gradini della medesima
pietra. I gradini sono larghi m. 0,50 alti m. 0,30, e corrono sotto
(') Il nome di alta semita, attribuito dopo la riforma auguste'a alla
regione sesta è propriamente nome di strada, ed appartiene verosimil-
mente al rettifilo che corre fra le odierne piazzo di Monte Cavallo e di
s. Bernardo alle Terme. Presso o dopo quest'ultima la strada prendeva nome
di vicus portae Collinae. Le prove di questa asserzione saranno date nel
mio volume sulla topografia stradale di Roma antica, di prossima pubbli-
cazione.
(2) L'ho veduto scoprire tre volte. La prima volta nell'anno 1872 con-
forme descrissi nel Bull. com. I, p. 67. La seconda nell'ottobre del 1885,
per la lunghezza di m. 92. La terza nell'ottobre 1888, in occasione dei la-
Tori eseguiti per la venuta dell'imperatore di Germania.