DOI Artikel:
Gatti, Giuseppe: Trovamenti risguardanti la topografia e la epigrafia urbana, [38]
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.13631#0419
e in epigrafia, vrlana
477
prati di Castello, fra l'angolo sud-est dell'area destinata al pa-
lazzo di Giustizia e la ripa del Tevere. Alle notizie già date,
aggiungiamo le seguenti.
I sarcofagi furono rinvenuti a m. 9,28 sotto l'odierno livello
stradale, cioè a circa 5 metri sotto l'antico piano di campagna.
Erano collocati l'uno vicino all'altro, in linea quasi retta, da
oriente ad occidente. Furono aperti il giorno 17 novembre, alla
presenza dell'on. Sindaco march. Guiccioli e con le debite cautele;
vi si trovò soltanto lo scheletro dei defunti, ma in ambedue i
sarcofagi le ossa erano per la maggior parte sconvolte e disordinate.
II. sarcofago di maggiore mole, grezzo e privo di qualsiasi
decorazione, era tutto attorno foderato da opera in muratura.
L'enorme lastrone, adoperato come coperchio, conserva, nella parte
ch'era rivolta verso l'interno del sepolcro, questo avanzo d'iscri-
zione monumentale:
IMP • CAESARI •
TRIBVNIC ■ PO
PROVII\
Le lettere del primo verso sono alte centim. 18, le altre
centim. 13. Il loro tipo paleografico conviene ai primi tempi
dell'impero; ed in epigrafe di siffatta età i nomi IMP-CAESAR,
coi quali incomincia la dedicazione, designano apertamente lo
stesso imperatore Augusto ('). Laonde è agevole riconoscere, che
cotesto lastrone, il quale nel secolo terzo inoltrato servì per co-
pertura di un sarcofago, appartenne ad un monumento eretto più
di due secoli prima ad onore di Augusto.
Tenuto conto della disposizione simmetrica nelle tre righe
dell' iscrizione, e del numero delle lettere che ragionevolmente
possono attribuirsi a ciascuna riga, risulta che la dedicazione era
(!) Cf. Mommsen, rdm. Scaat8r'.1I* p. 769,1153 ; Cagnat, Cours d'epigr.
latine p. 170 segg.
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prati di Castello, fra l'angolo sud-est dell'area destinata al pa-
lazzo di Giustizia e la ripa del Tevere. Alle notizie già date,
aggiungiamo le seguenti.
I sarcofagi furono rinvenuti a m. 9,28 sotto l'odierno livello
stradale, cioè a circa 5 metri sotto l'antico piano di campagna.
Erano collocati l'uno vicino all'altro, in linea quasi retta, da
oriente ad occidente. Furono aperti il giorno 17 novembre, alla
presenza dell'on. Sindaco march. Guiccioli e con le debite cautele;
vi si trovò soltanto lo scheletro dei defunti, ma in ambedue i
sarcofagi le ossa erano per la maggior parte sconvolte e disordinate.
II. sarcofago di maggiore mole, grezzo e privo di qualsiasi
decorazione, era tutto attorno foderato da opera in muratura.
L'enorme lastrone, adoperato come coperchio, conserva, nella parte
ch'era rivolta verso l'interno del sepolcro, questo avanzo d'iscri-
zione monumentale:
IMP • CAESARI •
TRIBVNIC ■ PO
PROVII\
Le lettere del primo verso sono alte centim. 18, le altre
centim. 13. Il loro tipo paleografico conviene ai primi tempi
dell'impero; ed in epigrafe di siffatta età i nomi IMP-CAESAR,
coi quali incomincia la dedicazione, designano apertamente lo
stesso imperatore Augusto ('). Laonde è agevole riconoscere, che
cotesto lastrone, il quale nel secolo terzo inoltrato servì per co-
pertura di un sarcofago, appartenne ad un monumento eretto più
di due secoli prima ad onore di Augusto.
Tenuto conto della disposizione simmetrica nelle tre righe
dell' iscrizione, e del numero delle lettere che ragionevolmente
possono attribuirsi a ciascuna riga, risulta che la dedicazione era
(!) Cf. Mommsen, rdm. Scaat8r'.1I* p. 769,1153 ; Cagnat, Cours d'epigr.
latine p. 170 segg.