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quarto a sin. dell' aggressore, che, con un gesto di spavento, alza il braccio sin., da
cui pende un panneggio, e nella sin., ora mancante, par che abbia tenuto un' arma
diretta contro il comune aggressore. — Su ogni fianco dell' urna si vede un' anfora
svelta.
Ia. Vaticano, Museo Gregoriano Etrusco, alabastro volterrano; Museo Grego-
riano ed. B I, 94, 5 (ed. A II, 103, 5). Replica quasi identica. Le teste delle due
figure laterali son conservate : hanno un cappello a larghe falde, quale lo portano
alcuni fra i marinari di Paride sulle urne pure volterrane rappresentanti il ratto
di Elena (v. voi. I tav. XVII, 2; XX, 8; XXV, 18). L'uomo a sin. veste un
chitone ordinario, il braccio d., anche in questa replica, è rotto.
Ib. Museo di Volterra n. 470; 1. 0,60. Replica, danneggiata essa pure nella
parte inferiore; il guerriero caduto bocconi è quasi interamente distrutto. V aggres-
sore dall' aratro veste la clamide; 1' aratro stesso non è espresso a rilievo, ma pro-
babilmente era dipinto; il guerriero appresso, munito qui d' un elmo a criniera,
sta per sfoderare la spada. Delle due figure che stanno ai lati del gruppo centrale,
quella d. ha conservata la testa, che è imberbe e coperta del pileo; quell' uomo, oltre
1' esomide, porta una clamide svolazzante, e nelle mani par che abbia una lancia non
espressa a rilievo, diretta verso la figura principale, come il giovane a d. sul rilievo
n. 2. L' altra corrispondente a sin., la cui testa manca, veste chitone semplice e
clamide; la sua azione non è perfettamente chiara, forse è identica a quella della
figura testé descritta. Finalmente all' angolo d. del rilievo è aggiunto un uomo
apparentemente barbato (questa figura ha alquanto sofferto dall' umidità), vestito
di chitone e di un leggero manto che pende dall' omero sin., il quale si dirige
verso il centro protendendo il braccio sin. e brandendo nella d. (non visibile) pro-
babilmente un' arma. In terra, fra le gambe della figura appresso, giace un elmo
a foggia di berretto frigio.
IV, 2. Museo di Volterra n. 516; 1. 0,58; tufo. Rilievo molto simile al prece-
dente, di esecuzione più grossolana per colpa del materiale. Il protagonista veste
la clamide; 1' uomo caduto un chitone succinto all' etrusca, nella sua d. si distingue
una spada sguainata. La figura a d. è munita anch' essa della clamide, 1' azione
delle mani è alquanto incerta: o egli sfodera il parazonio, oppure, come la figura
appresso, maneggia un' asta con ambedue le mani. Gli uomini posti ai due lati
del gruppo centrale sono vestiti di chitone e clamide; quello a sin. vibra un' arma
incerta, probabilmente una scure.
V, 3. Museo di Volterra n. 290; 1. 0,83; Inghirami M. E. I, 63. Rilievo al-
quanto danneggiato in più parti, simile al n. 1, ma arricchito di tre figure accessorie;
cioè di un secondo guerriero giacente al suolo ed all' apparenza coperto dallo scudo
a d. del primo, e di due Furie con face rovesciata, agli angoli del rilievo. Fra le gambe
quarto a sin. dell' aggressore, che, con un gesto di spavento, alza il braccio sin., da
cui pende un panneggio, e nella sin., ora mancante, par che abbia tenuto un' arma
diretta contro il comune aggressore. — Su ogni fianco dell' urna si vede un' anfora
svelta.
Ia. Vaticano, Museo Gregoriano Etrusco, alabastro volterrano; Museo Grego-
riano ed. B I, 94, 5 (ed. A II, 103, 5). Replica quasi identica. Le teste delle due
figure laterali son conservate : hanno un cappello a larghe falde, quale lo portano
alcuni fra i marinari di Paride sulle urne pure volterrane rappresentanti il ratto
di Elena (v. voi. I tav. XVII, 2; XX, 8; XXV, 18). L'uomo a sin. veste un
chitone ordinario, il braccio d., anche in questa replica, è rotto.
Ib. Museo di Volterra n. 470; 1. 0,60. Replica, danneggiata essa pure nella
parte inferiore; il guerriero caduto bocconi è quasi interamente distrutto. V aggres-
sore dall' aratro veste la clamide; 1' aratro stesso non è espresso a rilievo, ma pro-
babilmente era dipinto; il guerriero appresso, munito qui d' un elmo a criniera,
sta per sfoderare la spada. Delle due figure che stanno ai lati del gruppo centrale,
quella d. ha conservata la testa, che è imberbe e coperta del pileo; quell' uomo, oltre
1' esomide, porta una clamide svolazzante, e nelle mani par che abbia una lancia non
espressa a rilievo, diretta verso la figura principale, come il giovane a d. sul rilievo
n. 2. L' altra corrispondente a sin., la cui testa manca, veste chitone semplice e
clamide; la sua azione non è perfettamente chiara, forse è identica a quella della
figura testé descritta. Finalmente all' angolo d. del rilievo è aggiunto un uomo
apparentemente barbato (questa figura ha alquanto sofferto dall' umidità), vestito
di chitone e di un leggero manto che pende dall' omero sin., il quale si dirige
verso il centro protendendo il braccio sin. e brandendo nella d. (non visibile) pro-
babilmente un' arma. In terra, fra le gambe della figura appresso, giace un elmo
a foggia di berretto frigio.
IV, 2. Museo di Volterra n. 516; 1. 0,58; tufo. Rilievo molto simile al prece-
dente, di esecuzione più grossolana per colpa del materiale. Il protagonista veste
la clamide; 1' uomo caduto un chitone succinto all' etrusca, nella sua d. si distingue
una spada sguainata. La figura a d. è munita anch' essa della clamide, 1' azione
delle mani è alquanto incerta: o egli sfodera il parazonio, oppure, come la figura
appresso, maneggia un' asta con ambedue le mani. Gli uomini posti ai due lati
del gruppo centrale sono vestiti di chitone e clamide; quello a sin. vibra un' arma
incerta, probabilmente una scure.
V, 3. Museo di Volterra n. 290; 1. 0,83; Inghirami M. E. I, 63. Rilievo al-
quanto danneggiato in più parti, simile al n. 1, ma arricchito di tre figure accessorie;
cioè di un secondo guerriero giacente al suolo ed all' apparenza coperto dallo scudo
a d. del primo, e di due Furie con face rovesciata, agli angoli del rilievo. Fra le gambe